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L’inizio della libertà e la realizzazione che tu non sei “colui che pensa”.
Il momento in cui cominci ad osservare colui che pensa , si attiva un livello di coscienza più alto.
Incominci a renderti conto che esiste un vasto regno di una intelligenza al di là del pensiero,
e che il pensiero è solamente un minuscolo aspetto di quell’intelligenza.
Ti rendi conto che tutte le cose che hanno veramente importanza bellezza, amore, creatività, gioia, pace interiore, nascono al di là della mente.
Incominci a risvegliarti.
ECKHART TOLLE
Da sempre convinto che il mondo esterno sia solo uno specchio di ciò che è dentro di noi, ho sentito il desiderio di esplorare l’infinito che è in ognuno.A volte può fare paura guardarsi dentro perché ci siamo sempre identificati con il mondo esterno, ci sentiamo sopraffati dalle informazioni, dalle emozioni, ma è solo una piccola prova da superare per trovare il proprio tesoro interiore e cominciare un’avventura fantastica.La paura sorge perché noi traiamo la nostra identità dal mondo. Questo è il regno dell’ego che ha bisogno di continue rassicurazioni e apprezzamenti. Se ci si identifica con il mondo esterno la fiducia in noi stessi viene da quanto gli altri dicono di noi. Passiamo quindi la vita in balia delle onde tra momenti di gloria e depressione. Capire che il mondo esterno è solo un’increspatura dell’oceano che noi siamo è fondamentale.A volte ci vogliono eventi drammatici nella vita per andare oltre le apparenze. La verità a livelli sempre più profondi è sempre e solo in noi e da nessun’altra parte. La cultura occidentale si basa sull’errore fondamentale “cogito ergo sum” secondo cui l’uomo è sicuro di esistere in quanto è un soggetto che dubita, cioè che pensa.
Analizziamo un attimo il pensiero. Esso è costituito da tutto ciò che ci è stato insegnato, dall’ambiente in cui viviamo, dalle esperienze che abbiamo avuto, quindi dal nostro passato, dalle nostre credenze. Il pensiero ci porta a ripetere un percorso di minima resistenza e a vivere in una sorta di zona di conforto dove noi riviviamo sempre le stesse situazioni, magari con attori e sfondi diversi. Oppure ci proietta nel futuro dove prevediamo cosa potrebbe accadere. Raramente ci troviamo a riposare nella profondità oceanica del momento presente, ma è qui e ora, che troviamo il nostro vero Sé, al di là della mente.
Riacquistare la consapevolezza dell’Essere e vivere in quello stato di realizzazione intuitiva di unione è l’illuminazione.
Illuminazione significa trovare la nostra vera natura al di là del nome e della forma.
L’incapacità di percepire questo stato di connessione da origine all’illusione della separazione da noi stessi e dal mondo che ci circonda.
Percepiamo noi stessi come frammenti isolati e il conflitto interiore ed esteriore diventa la norma.
Il nostro problema oggi e che non riusciamo a smettere di pensare, soffriamo di pensiero compulsivo ma non ce ne rendiamo conto perché è considerato normale. Questo rumore incessante non ci permette di dimorare nella nostra quiete interiore e crea un muro realizzato dalla mente fatto di concetti, etichette, immagini, parole e giudizi che blocca ogni vero rapporto personale. Questo muro di pensiero crea l’illusione che vi sia un “tu” e un “altro” totalmente separato, dimenticando che al di là delle apparenze fisiche noi siamo intimamente uniti con tutto ciò che esiste.
L’articolo completo lo trovate nel sito
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