Eh, buongiorno.

Sto sveglio dalle otto e qualcosa. In fin dei conti non è una brutta sensazione, anche perché mi sto rendendo conto che il mondo esiste anche prima di mezzogiorno. Prima credevo che fosse tipo un limbo, che ci fosse solo il vuoto. Invece no, esiste proprio pari pari a come dopo mezzogiorno.

Il problema non è tanto essere svegliato presto, ma il modo. Avete presente l’appartamento sopra casa mia? Si, quello infestato dal fantasma della vecchia che è morta dieci anni fa ma che ancora sposta i mobili di notte, appunto.

Eh vabbè, al fantasma ci fai l’abitudine, in un certo senso ti fa pure compagnia.

Ma ai fravecatori no. E non ti fanno manco compagnia, sono scorbutici.

Mò io capisco che sei scorbutico perché ti alzi alle sei e vai a farti un culo così, ma allora, visto che svegli anche me che con te non c’entro nulla, ti dovrei direttamente sucutare a pesce fuori?

Accummenciano alle otto, puntuali come uno svizzero e più caca cazzi di giancarlo quando faccio tardi.

Sabato mi hanno svegliato col martello. Stamattina col trapano. Pareva che se ne stesse cadendo il soffitto (cioè il pavimento della vecchia).

Ma quello che dico.. non è ch dovrebbero usare qualche sistema per silenziare la cosa?

Che so, qualche straccio per attutire i colpi.. della droga nel mio caffè.. non so, qualsiasi cosa, ma non posso svegliarmi sempre con sto burdello.

Che l’altra mattina al rumore del martello il viecchio di fronte s’è alzato urlando “ooooh ‘e tedeschi” e soltanto alle undici siamo riusciti a tirarlo fuori dallo sgabuzzino, dove si era accovato con una pistola della seconda guerra mondiale in mano ed in alta uniforme da alpino.  

Il suo primo pensiero è stato per Franz, l’ebreo che aveva nascosto nella cantina nel 1943, facendosi pagare cinquantamila lire al giorno per tenerlo al sicuro. Diceva che oggi o domani gliel’avrebbe detto, che la guerra è finita.

Magari aspetta che i fravecatori finiscano di lavorare.