Quello che tutti si attendevano sta per arrivare.
Berlusconi è pronto per una nuova legge “ad personam”, ormai insieme alle gaffe internazionali , la specialità della casa.
Questa volta l'obiettivo è bloccare la sentenza del processo Mills dov'è imputato di corruzione in atti giudiziari. “…La strategia prevede due tempi: subito (oggi) un emendamento al decreto sicurezza, l'unico contenitore disponibile che gli può garantire la rapidità necessaria, per bloccare tutti i processi che "non destino grave allarme sociale" per i reati commessi fino al 2001 (come il suo). A seguire un disegno di legge per riproporre, con legge ordinaria, il lodo Schifani, inchieste congelate per le più alte cariche dello Stato.”
Questo processo Mills è da raccontare, soprattutto per i suoi lati comici e paradossali, da sembrar uscito da una storia di Woody Allen.
Berlusconi avrebbe 'comprato', pagando 600mila dollari, la falsa testimonianza del legale inglese per essere favorito nel processo All Iberian e in quello sulle presunte tangenti alla Guardia di Finanza.
E fin qui tutto liscio, fino al giorno in cui la finanza inglese(che deve essere tremenda) si mette alle calcagna dell’avvocato Mills, che pur di non incontrarla, fa una cosa incredibile, confessa! Inguaiando la moglie Tessa Jowell , ministro della cultura del governo Blair, e Berlusconi..
Prende carta e penna e, il 2 febbraio 2004, Mills scrive una bella lettera a un suo commercialista, Bob Drennan.
Tornando ai giorni nostri, come fa notare su La Repubblica Liana Milella: “Berlusconi ha poco tempo. Il processo Mills è agli sgoccioli. E l'accelerazione imposta dai giudici della decima sezione del tribunale di Milano lo preoccupa.
Venerdì è saltata una trasferta a Lugano perché un testimone della difesa, il banchiere Paolo Del Bue, ha presentato un certificato medico. Ma le udienze che mancano sono poche e, salvo ostacoli, la sentenza potrebbe arrivare prima delle vacanze. La sospensione dei processi serve come il pane. Poi ci sarà tutto il tempo per approvare un nuovo lodo Schifani”.
Il suo avvocato, il parlamentare Ghedini, aveva proposto, sin da quando il governo ha cominciato a lavorare sul pacchetto sicurezza, un articolo che suona così: "Nella trattazione dei procedimenti penali e nella fissazione delle udienze è data precedenza ai processi con imputati detenuti e a quelli che abbiano messo in pericolo la sicurezza pubblica o che abbiano comportato grave allarme sociale".
Ecco appunto , è inutile pensare male perché Silvio lo fa per noi, per dare una risposta alle nostre paure.
Così via libera ai reati commessi fino al 2001 che determinano secondo il governo(il suo) allarme sociale.
Naturalmente restano fuori tutti i delitti dei colletti bianchi, caso parmalat, i furbetti del quartierino, unipol, Antonveneta eccettera eccettera eccettera. E tra questi ovviamente anche la corruzione giudiziaria di Berlusconi.
Viva L’Italia
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