CAMORRA/ DDA NAPOLI RICOSTRUISCE SCENARIO CRIMINALE A MARIGLIANO
Napoli, 23 giu. (Apcom) - La Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli è riuscita a fare luce sullo scenario criminale di Marigliano, centro in provincia di Napoli. Estorsioni ai danni di imprenditori e commercianti, traffico di droga, esplosione di colpi di arma da fuoco e attentanti incendiari aggravati dall'associazione mafiosa di tipo camorristico: queste le accuse per i diciotto arrestati, tra cui tre donne e sei persone già detenute, raggiunti all'alba dal provvedimento restrittivo. La Dda partenopea ha ricostruito lo scenario criminale a partire dal post-terremoto del 1980, quando ci fu la progressiva infiltrazione del clan Mazzarella attivo nel quartiere napoletano Ponticelli, contrapponendosi allo storico gruppo egemone nel territorio, i Capasso-Castaldo. Le due organizzazioni criminali hanno esercitato, nel tempo, estorsioni sia ai danni di imprenditori che di commercianti, hanno gestito il traffico di droga oltre all'infiltrazione negli appalti pubblici.
I due clan erano già stati indeboliti da altre inchieste della Dda, in particolare l'operazione 'Rosa nel deserto' del 2006 e grazie a un'altra nell'aprile dello scorso anno, nelle quali furono arrestati complessivamente 57 affiliati ai due gruppi rivali.
Gli arresti e lo scontro tra i napoletani e i mariglianesi (i 'cafoni') hanno portato prima al completo controllo dei Mazzarella sul rione Pontecitra di Marigliano, relegando gli affiliati al clan Capasso-Castaldo nel centro storico della cittadina. La successiva disarticolazione del gruppo napoletano ha dato, però, nuovamente campo libero al clan autonomo, i cui affiliati hanno iniziato un confronto armato con gli ultimi esponenti del gruppo Mazzarella rimasti a Pontecitra.
"Oggi - scrive in una nota il procuratore capo di Napoli, Giandomenico Lepore - il clan Capasso-Castaldo è l'unico gruppo criminale a poter imporre le estorsioni e a esercitare una capillare ingerenza nell'economia del territorio". Questo venne accertato con l'operazione del 2007 a seguito della quale i due capiclan (Giuseppe Castaldo e Virginio Luigi Castaldo) vennero arrestati per estorsioni aggravate dalle modalità mafiose. Il carcere, tuttavia, non ha rotto il legame con gli affiliati rimasti in libertà e non impedisce il perpetrarsi dei crimini al punto che i capi storici, nonostante siano detenuti, continuano a controllare e dirigere le attività criminose. L'indagine ha accertato, in particolare, che "il clan Capasso-Castaldo, seppur disarticolato, ha mantenuto una certa vitalità ed è riuscito a ricostruire l'organizzazione soppiantando definitivamente i rivali".
FONTE: http://notizie.alice.it/notizie/cronaca/2008/06_giugno/23/camorra_dda_napoli_ricostruisce_scenario_criminale_a_marigliano,15212397.html
PS: IL BLITZ è STATO EFFETTUATO DAI CARABINIERI DEL COMANDO PROV. NAPOLI2 DI CASTELLO DI CISTERNA
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