Nick: Rr.Selavy Oggetto: Fumetti per l'estate Data: 28/6/2008 17.26.44 Visite: 219
Ken Parker è un personaggio dei fumetti western creato da Giancarlo Berardi e Ivo Milazzo. La prima uscita dell'albo omonimo nelle edicole italiane è del 1977 con l'episodio intitolato Lungo fucile. Ispirato originariamente al personaggio del trapper Jeremiah Johnson nel film Corvo rosso non avrai il mio scalpo (1972), diretto da Sidney Pollack ed interpretato da Robert Redford (di cui riproduce anche i tratti somatici), Ken Parker è un personaggio insolitamente complesso e realistico, che subisce una profonda evoluzione nel corso della serie. Eroe poetico, con pregi e difetti molto umani, rappresenta uno dei punti più alti del fumetto in Italia e ha accompagnato nella crescita un'intera generazione, affrontando temi adulti, mai prima toccati, soprattutto da un western (che, per Ken Parker, era e resta uno sfondo): omosessualità, razzismo, politica, ecologia, emarginazione, ecc. Un aspetto particolare di questo personaggio è che Ken Parker non è un personaggio cristalizzato, sempre uguale a sé stesso, rigidamente coerente e che mai invecchia. È anzi un uomo a tutto tondo, che modifica le proprie idee in seguito alle esperienze che vive, è immerso in un preciso momento storico e il tempo passa anche per lui. Conosciamo la sua data di nascita ed in ogni momento è possibile (attraverso riferimenti storici) calcolare, in modo sufficientemente preciso, la sua età. Ogni albo presenta in sé momenti di crescita, ma in alcuni tale evoluzione tocca degli apici, come in Uomini, bestie ed eroi; Milady; Adah; Sciopero!.
Black Jack di Osamu Tezuka il fumetto racconta le avventure di un medico senza licenza, soprannominato Black Jack. Il nome Black Jack non ha niente a che vedere con l'omonimo gioco di carte (come precisa lo stesso autore) ma richiama la bandiera pirata con il teschio, chiamata appunto black Jack. Infatti il protagonista è simile a un pirata: taglia con il bisturi e arraffa i soldi. Quello che rende Black Jack un chirurgo ricercato è la sua abilità straordinaria che gli permette di curare malattie considerate incurabili da tutti gli altri medici. Le avventure di Black Jack sono raccolte in 25 albi formati da storie autoconclusive. Il lato umano dei personaggi appare chiaramente in tutti i racconti e molto spesso il medico Black Jack, sebbene si comporti cinicamente, rivela un lato nascosto, pronto ad aiutare i più deboli. L’operato di Black Jack spesso non può essere inquadrato e giudicato in base ad astratte categorie di bene o male: una volta accettato un caso, agisce in completa indipendenza e per il solo bene del paziente. Per adempiere e rispettare questa regola, l’unica che guida il suo agire, è disposto anche ad infrangere ogni etica o morale, comportandosi a volte come un vero demonio. [cit.]
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