Nick: Alberto M Oggetto: E' quando meno te l'aspetti. Data: 29/6/2008 2.16.12 Visite: 220
Arrivò che era già buio da un pezzo. Spense l'auto così da potersi accorgere di essere solo. Poche notti facevano così tanta luce, c'era da chiedersi perché. Si piazzò davanti un punto preciso, dal quale poteva scorgere metà casa e metà luna. Non era né più un ragazzo né forse un uomo, ma soltanto un secchio di cose dimenticate. Provò a ricordarne qualcuna mentre il silenzio restava assordante; "c'è stato un momento esatto in cui ho smesso di sognare. E' quando sai che quello che aspettavi non arriverà mai. Ma lo sconforto non nasce da questa presa di coscienza, quanto piuttosto dal non riuscire a ricordare quel momento. Fondamentale sarebbe sapere l'istante preciso in cui hai capito che un uomo è soltanto un uomo, ed una donna pure. In cui i libri sono diventati carta scritta ed i soldi soltanto l'ennesima prigione. Gli amici, gli amori, l'attesa delle vacanze ed i viaggi nei posti più belli, formano tutti un unico pezzo di strada della quale sai aver percorso un solo misero tratto. Qualche volta è stato bello, ma non lo ricordo più". C'era da fregarsene, quella notte. C'era da non chiedersi niente, da spegnere il cellulare, da non guardare lontano. Un andirivieni di possibilità sfrecciava sull'asfalto reso tiepido dalla pioggia. Chiuse gli occhi sperando di fermare tutto, o meglio ancora, tornare indietro e ricominciare. "Il futuro è quando meno te l'aspetti". Da una macchiana piena di musica e voci sembrarono uscire mille sorrisi. Qualcuno evidentemente ce l'aveva fatta, almeno per quella sera. - Cristo non vota, i preti sì - |