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Nick: m|r
Oggetto: dal cascione '80
Data: 2/7/2008 20.58.36
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Fabio e Antonio erano due gemelli.
Non di quelli identici. Avevano gli stessi lineamenti e la stessa corporatura ma uno era biondino con gli occhi scuri e l'altro moro con gli occhi azzurri.
Uno aveva il cervello leggermente bacato e l'altro era buono e tranquillo.
Li conobbi durante una vacanza estiva.
Le estati degli '80 si passavano sulle due ruote, a mare e ascoltando i Duran e gli Spandau (qualche alternativo sentiva gli U2).
Questo perchè ci s'immagina meglio qualcosa se c'è una canzone del momento come sottofondo.
Sembra incredibile ma non c'era monnezza e i governi erano cose lontane che stavano a Roma o, al massimo, in tv.
Si compravano le musicassette perchè le si potevano portare anche in spiaggia e altre cose del genere.
Insomma un'altra era geologica.
Una sera, mentre era sulla sua Vespa, Antonio venne falciato da un'auto che non aveva rispettato lo stop.
Miracolosamente vivo, si era rotto la gamba in così tanti pezzi che neanche i medici avevano saputo dirne il numero.
Fabio, nello stesso momento, stava violentando Livia, una del nostro gruppo. Forse la più gentile e dolce e innocente e riservata del nostro gruppo.
Gli ospedali dei posti di vacanza sono pericolosi.
Andammo a trovare Antonio dopo qualche giorno. Tutti ridevano e facevano battute ma a me quella gamba non convinceva.
L'angolo del piede con tutto il resto era innaturale.
Antonio rideva e scherzava con tutti.
Dopo qualche giorno, a seguito di una sospetta cancrena, lo portarono a Napoli e lì gli dovettero rispezzare le ossa per comporgliele di nuovo nella sequenza giusta.
Fabio, minorenne, finì in un istituto per un po' di tempo.
Livia rimase invece lì con noi.
E noi a guardarla come qualcuno che ha avuto un incidente ma cui nessuno ha saputo rimettere le cose nella giusta sequenza.
"Toda vida"
