Nick: m|r Oggetto: Crisi di panico Data: 7/7/2008 21.53.38 Visite: 407
Un'amica stava percorrendo in auto una strada del suo paese e si è bloccata. Non andava nè avanti nè indietro. Ferma con le mani sul volante a guardare un incrocio che non avrebbe mai affrontato. La madre l'andò a recuperare. Lei, non l'auto. La macchina restò lì, poco prima dell'incrocio, per un mese e per diverse dosi di dorazepam. Poi tornò a casa. La giornata di scazzo. A litigare con tutti. Ma a modo mio. Senza alzare la voce e senza trascendere. Il capo che ti dice che non hai fatto un buon lavoro. E a casa sempre la stessa storia ad aspettarti. Torni in moto a 170 di media e alla prima curva ti accorgi che la curva non l'avresti mai fatta. Poi, santi freni, la curva l'hai fatta. La ragazza, bellissima, ferma al suo posto. Tutta la gente che scende frettolosa. E lei sempre ferma lì. L'allarme anti incendio che urla nelle orecchie. E lei lì. Ed io che mi prendo un paio di schiaffi in faccia ma la prendo in braccio e la porto fuori dal vagone. "Non ti preoccupare, non ti preoccupare" "E' normale stare così, ogni tanto" "Concentrati su qualcosa, anche la punta delle tue scarpe e respira piano" "Poi passa, ci sono passato anche io" "Morirò?" "No, no che non morirai. Nessuno ne è mai morto" Il top manager si rilassa pian piano. Quando arriviamo alla fermata della metro del centro sta bene. Si alza, mi ringrazia, mi lascia il suo biglietto da visita e se ne va. Casomai avessi bisogno, nella vita, di un "chief consultant executive brand manager". "Toda vida" |