Nick: Rambov` Oggetto: indagato Bassolino jr Data: 11/7/2008 9.38.3 Visite: 148
INDAGATO IL FIGLIO DI BASSOLINO Sono sei, fra cui Gaetano Bassolino, manager dell´Ubs a Londra e figlio del governatore della Campania, i funzionari di banca indagati per truffa aggravata al Comune di Milano nell´inchiesta del pm Alfredo Robledo sui «derivati» finanziari negoziati dal Comune nel 2005 con quattro colossi internazionali del credito per «ristrutturare» i debiti di Palazzo Marino. A 12 giorni dai primi sequestri di atti, e mentre ieri, martedì 8, la Guardia di Finanza è tornata negli uffici della Ragioneria comunale a controllare e acquisire per ore altri documenti, filtrano i nomi dei manager. La loro iscrizione nel registro degli indagati è stata comunicata agli staff legali della svizzera Ubs, delle tedesche Deutsche e Depfa Bank, dell´americana JP Morgan. Oltre a Gaetano Bassolino, di cui si era parlato già in passato in relazione ad un´operazione di derivati fatta con Ubs dalla giunta campana, sono indagati anche Matteo Stassano in Ubs; in Deutsche Bank Carlo Arosio e Tommaso Zibordi (già indagato per l´aggiotaggio contestato alla banca nel filone milanese di Parmalat); Fulvio Molvetti in Jp Morgan; e Marco Santarcangelo in Depfa Bank. DENUNCIA IN CONSIGLIO COMUNALE - L´inchiesta, svolta dal Nucleo delle Fiamme Gialle e dall´aliquota di carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della Procura, sta scandagliando una vicenda che l´opposizione ha invece sollevato al Consiglio comunale meneghino. Oltre alla denuncia di Basilio Rizzo, di recente i consiglieri Davide Corritore e Fabrizio Spirolazzi (Pd) hanno depositato proprio in Procura un circostanziato esposto per sollecitare chiarimenti sull´operazione avviata nel 2005 dalla giunta Albertini: lo swap da 1 miliardo e 685 milioni di euro, progettato per far fronte a un maxidebito di bilancio, poi trascinato fino alla giunta Moratti e via via «perfezionato » con altre sei operazioni finalizzate a ridurre le perdite nel frattempo accumulatesi. Il totale delle minusvalenze, cioè delle perdite, è oggi stimato in 300 milioni di euro: quando il caso venne segnalato al sindaco, il potenziale rosso era di «soli» 130 milioni di euro. Secondo il Pd, inoltre, le banche si sarebbero garantite fra i 70 e i 100 milioni di euro di commissioni occulte: altro tema su cui la Procura sta facendo accertamenti. RELAZIONE - Nel frattempo, è arrivata anche la relazione dell´auditing interno al Comune sulla gara iniziale del 2005, da cui hanno preso avvio tutte le altre. Secondo gli esperti ingaggiati dall´amministrazione, i derivati non erano neppure materia della gara: «Si passa — hanno concluso — da un´operazione a rischio nullo, a tasso fisso, a un Irs (interest rate swap) che appare, per definizione, soggetto ai rischi di tasso di interesse a carico dell´ente». Luigi Ferrarella Elisabetta Soglio Corriere del Mezzogiorno
 asad: "Sciaquati la bocca quando parli di me e capit puzzaciat?" |