inchiesta sulla sanita' regionale: in carcere anche assessori e funzionari regionali
Arrestato il governatore Del Turco
Il presidente dell'Abruzzo in carcere per concussione: per lui presunta tangente da 5. 800.000 di euro
PESCARA - È un vero e proprio scossone giudiziario quello che ha colpito la Regione Abruzzo. E che ha portato all'arresto del governatore Ottaviano Del Turco e di un'altra decina di assessori e funzionari nell'ambito dell'inchiesta della Procura della Repubblica sulla sanità regionale.
Associazione per delinquere, concussione, corruzione, riciclaggio, truffa, falso e abuso d'ufficio: questi i principali reati ipotizzati. L'inchiesta sarebbe la seconda parte di quella avviata due anni fa sulla cartolarizzazione dei crediti vantati dalle case di cura private nei confronti delle Asl abruzzesi per la quale finì in carcere Masciarelli, ex presidente della Finanziaria regionale ritenuto l'artefice di un sistema per un pagamento di tangenti. Secondo l'accusa vi sarebbero stati movimenti di denaro per circa 14 milioni di euro, di cui 12,8 già consegnati. Trentacinque in tutto le persone finite sotto indagine.
TRENTACINQUE INDAGATI - Oltre a Del Turco, sono stati raggiunti da provvedimenti di custodia cautelare l'assessore alla Sanità, Bernardo Mazzotta, il segretario generale della presidenza, Lamberto Quarta, l'assessore Antonio Boschetti, l'ex assessore alla Sanità del centrodestra Vito Domenici e l'ex presidente della finanziaria regionale Giancarlo Masciarelli. In manette anche Camillo Cesarone, Gianluca Zelli, Luigi Conga. Agli arresti domiciliari sono stati posti Mazzotta, Masciarelli ,Vito Domenici e Angelo Bucciarelli. A Francesco Di Stanislao, direttore dell'agenzia sanitaria regionale abruzzese, è stata applicata la misura del divieto di dimora a Pescara.
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Ottaviano Del Turco (Infophoto) |
Tra i reati contestati ci sono l'associazione per delinquere (Masciarelli, Donenici, Conga, Boschetti, Del Turco, Quarta, Cesarone, Boschetti, Mazzocca, Bucciarelli Di Stanislao, Masciarelli), il riciclaggio ( Zelli), la concussione (Domenici, Masciarelli, Del Turco, Cesarone, Quarta, Bucciarelli, Boschetti, Conga) in danno dell'imprenditore della sanità Vincenzo Maria Angelini anche egli indagato ma nei confronti del quale il Gip non ha ritenuto, per la importante collaborazione di disporre la misura cautelare richiesta, la corruzione (Del Turco, Cesarone), oltre alla truffa aggravata, falso, abuso d'ufficio ed altro.
IL PROVENTO DELLA CORRUZIONE - Le somme provento della presunta corruzione e delle presunte concussioni sono 200 mila euro per Del Turco e Cesarone; 5.800.000 euro per Del Turco, Cesarone e Quarta (oltre a tentativo per altri 250 mila euro); 110 mila euro per Cesarone e Boschetti; 15 mila euro per Cesarone; 500 mila euro per Domenici e Masciarelli ( oltre al tentativo per per altri 500 mila euro); 6.250.000 (oltre a 550 mila euro promessi ma non versati) per Conga. Altre ingenti somme sarebbero state inutilmente pretese o riscosse - secondo quanto accertato dale indagini - da indagati nei confronti dei quali non sono state richieste o applicate misure cautelari.

asad: "Sciaquati la bocca quando parli di me e capit puzzaciat?"