Nick: siddharta Oggetto: NON E' LA SVIZZERA Data: 29/7/2004 9.23.13 Visite: 145
Sembrava quasi che fosse sempre pomeriggio, la sera tradava di molto a venire, forse le avevano cancellato il volo o aveva preso sonno; fatto sta che quel pomeriggio non finiva mai. Il tramonto visto dall'asse mediano è una delle cose più belle che ho mai visto in questi posti del malumore, dalle discariche itineranti; ma io ci vivo. Sembra quasi sempre pomeriggio se giri tra Caivano, Cardito, Frattamaggiore, Casandrino..... Il tempo non ha valore qui, così che un ricordo ti dura una vita. Niente è veloce, lo sono solo i motorini che girano su una sola ruota senza caschi e senza teste che li guidano. Eppure io vivo qui. Non è la svizzera, non potrebbe essere mai la Svizzera. Dai balconi di mattina esce musica anticipata da dediche e telefonate che si mischia all'odore della candeggina di donne che col camice blu lavano le scale dei condomini a sei piani, cantando. Tutti a sei piani non uno in meno non uno in più; sei piani. E le scope gli stracci fanno sue e giù negli ascensori capitati li per caso senza possibilità di traferimanto. Il verde è divorato come insalata da stormi di uccelli, e le case sono alveari, le strade, anche se strette, fanno traettorie degne di piste da corsa e vince questo campionato di Formula 1 chi ha più conoscenze con chi stila il nuovo piano regolatore. Eppure vivo qui. Non è la Svizzera e mai potrebbe. Mi fanno tenerezza quelle persone anziane che si trovano catapultate in questa dimensione contorta del nuovo, loro abituati al " luogo " (tipico cortile interno in cui affacciavano le abitazione a piano terra di cinque o sei famiglie, talvolta con il bagno in comune nel cortile). I giovani in preda di nulla e senza sogni; alcuni in aereonautica, alcuni in polizia, alcuni in piazza ad aspettare; quelle piazze di nessuno o di chi ha poco da perdere. Le finestre degli appartamenti a piano rialzato tutte con le reti di ferro, le auto coi blindo sugli sterzi danno un tocco di vivacità con quel loro rosso a questi interni d'auto scuri e raffinati che sembrano in questi posti una metà importante per giovani rampanti. Chissà se il sole illumina con piacere queste strade, queste facce, queste storie. Non è la Svizzera, e da qui il mondo si guarda con più disincanto.
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