Nick: Haran Oggetto: Riprenditi la storia Data: 17/7/2008 9.48.11 Visite: 157
Il ritorno del Napoli nel calcio europeo avviene mai cosi precocemente, in un luglio da fine vacanza, con le gambe ancora molli ed il fiato sul collo dell'intero ambiente. Le aspettative di questa nuova stagione sono notevolmente cresciute, la piazza sente di aver ripreso il posto che le compete, quasi per diritto dovuto, già ampiamente in balìa di quella voglia di vincere che, come un virus contagioso, si propaga nelle vene di coloro che del calcio ne fanno una delle ragioni della propria esistenza. In barba a tutti i programmi societari ed alla crescita progressiva del club, cosciente che "stupire" non potrà essere l’obiettivo primario. Già, poichè se al primo anno di serie A sono arrivati punti-50 allora è lecito aspettarsi (pretendere) molto di più: l'equazione è in teoria molto semplice, soprattutto per un pubblico dal palato fine, buongustaio del bel calcio e dei campioni da venerare. Ma bissare l'esaltante stagione appena archiviata non sarà certo impresa facile: gli azzurri non saranno più la sorpresina del torneo da prendere sotto gamba, le trasferte al San Paolo saranno segnate sul calendario delle grandi con la matita rossa, i match clou criptati di prima serata saranno pianificati e preparati con dovizia di particolari. Le piccole squadre, poi, rincorreranno come sempre il colpaccio da tre punti contro il Napoli. Gli stessi protagonisti azzurri sentono ormai le responsabilità delle proprie riconferme, arrossiti dalle attenzioni dei grandi club, ma ormai nel mirino degli avversari: Hamsik e compagni sono ormai merce conosciuta ed avranno di certo trattamenti di tutto rispetto dal fuoco nemico, nessuno farà più sconti, ovemai ce ne fossero mai stati. L'Intertoto è la chiave dell'intera stagione: una preparazione atletica mirata e gli stimoli derivanti da una qualificazione Uefa per un gruppo cosi giovane non potrebbe significare altro che correre sulla scia dell'entusiasmo collettivo. E quando c'è entusiasmo ci sono anche le vittorie. E quando arrivano le vittorie come d’incanto sparisce anche la fatica. La location ellenica del debutto rievoca le epiche battaglie della sterminata letteratura classica, esaltate dai moderni effetti speciali del cinema che ne ha decantato le gesta: gli azzurri ripartono dalla Magna Grecia per provare la conquista dell'Europa "dei poveri", lontana dal circuito milionario e dai riflettori della Champions. Per quella Coppa che rievoca tanti ricordi da guardare con rispetto ma senza nostalgia. Per provare a ripetere quelle imprese. Per riprendersi la storia.
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