Nick: Rambov` Oggetto: EcoBalle Data: 25/7/2008 14.51.24 Visite: 221
piccolo riassunto:
E' nel libro "Ecoballe" di Paolo Rabitti (Ed. Aliberti) la squallidaverità sull'emergenza rifiuti in Campania, che racconta la serie diinadempienze e passaggi di responsabilità che sino ad oggi hannoletteralmente sepolto la regione sotto l'immondizia. Precisamente, è laverità, in una lettera inviata nel 1998 da Giuseppe Zadra, Presidente dell'ABI (Associazione bancaria italiana) all'allora commissario,nonché Presidente della Regione Campania, Antonio Rastrelli.
In sostanza l'ABI, come riferisce nel filmato sopra l'Ing. Rabitti,intromettendosi nella Gara d'appalto europea per la gestione deirifiuti del 1998, chiede alla Campania di non avviare la raccoltadifferenziata perchè è più importante raccogliere rifiuti per lacostituzione delle ecoballe. Inoltre, se i cittadini campani nonavessero conferito la quantità di rifiuti prefissata avrebbero dovutopagare due volte: sia per smaltirli, sia per non smaltirli.
Il che significa che i Comuni sono messi nella condizione discegliere la raccolta indifferenziata, poichè sono obbligati aconsegnare una determinata quantità di rifiuti che non potrà mai essereraggiunta se li differenziano. Da quel momento in poi, la storia ha preso la piega che oggi tutti noi conosciamo.
In pratica cosa è successo? Nel 1992 è proclamata la prima emergenzarifiuti e nel 1996 Antonio Rastrelli oltre ad essere Presidente dellaRegione Campania diviene Commissario ordinario prima e con poteristraordinari poi. Nel 1997 arriva con il Decreto Ronchil'obiettivo della raccolta differenziata al 35% entro il 2000 e cheprevedeva anche il conferimento dei restanti rifiuti a quegli impiantidi trattamento atti alla separazione della frazione organica dallafrazione combustibile (CDR) che dovrà essere usata per produrreenergia. Il tutto finanziato grazie al CIP6 ma a patto che non brucino più della metà dei rifiuti prodotti inRegione e con l'obbligo di smaltire il CDR in impianti esistenti senzaattendere che siano costruiti inceneritori. Ma i decreti commissarialinr. 58 e nr.59 del 12 giugno 1998 ribaltano la situazione e approvanobando di gara e capitolato d'oneri per la costruzione di inceneritori.
La gara è chiusa nel 2000 e alla Presidenza della Regione c'è Antonio Bassolino.Vince la società FIBE che dovrà costruire setteimpianti di produzione e stoccaggio di ecoballe, due inceneritori nellequali bruciarle, gestire la raccolta differenziata e costruire nuovediscariche. Ma chi è FIBE? Dietro questa sigla ci sono: Fisia , Impregilo , Babcock Envinronment GmbH, Evo Oberrhausen, che hanno come capofila Fisia controllata di Impregilo. In testa l'ex AD Pier Giorgio Romiti coadiuvato da Paolo Romiti, che nel 2005 vince l'appalto per la costruzione del Ponte sullo strettodi Messina (ma questa è un'altra storia). La FIBE ha come capofilaFisia, controllata del gruppo Impregilo e la società non consegna neitempi previsti l'inceneritore di Acerra, il che la porta ad un procedimento penale tutt'ora in corso presso il Tribunale di Napoli. E Fibe cosa acquista nel 2002? La cava di Chiaiano dal legittimo proprietario, Giosuè Riccardi, residente ad Acerra.
Il resto della storia è nella cronaca degli ultimi due anni e la fanno Prodi e la sua ordinanza,il decreto di Silvio Berlusconi e l'accordo con la Lega, i militari apresidiare cave e inceneritore, la scelta della discarica di Chiaianodi proprietà della Impregilo, il Commissario straordinario prima esottosegretario poi Guido Bertolaso, il sindaco di Acerra che denunciaProdi, le proteste dei sindaci, la gente di Chiaiano, la gente diAcerra...
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