non i soliti buffoni, ma una black metal serie e che crede fino in fondo in quello che fa.
I Gorgoroth sono un gruppo black metal norvegese.
Il 1 febbraio 2004, durante il concerto tenutosi a Cracovia nella religiosa Polonia, la band esibì teste mutilate di pecora impalate, un bagno di 80 litri di sangue di pecora, simbologia satanica, quattro ragazze nude, issate in croce e bagnate di sangue. Una delle ragazze svenne e la polizia intervenne con un mandato di investigazione per offese alla religione e violenza agli animali - nonostante le parti di pecora fossero state regolarmente acquistate in un mattatoio -, e la controversia sancì la fine del tour.
Poco tempo dopo, Gaahl venne condannato a 14 mesi di carcere per aver malmenato un uomo norvegese, si dice anche che tentò di bere il sangue del malcapitato. Il vocalist dei Gorgoroth scontò solamente 4 mesi e dovette risarcire la sua vittima con 190,000 corone norvegesi. Gaahl rispose di aver agito per legittima difesa, dato che l'uomo era capitato durante una festa nella sua abitazione in stato di ubriachezza. Sua madre smentì il fatto della tentata bevuta di sangue, sostenendo che suo figlio sia vegetariano
Nel 2005, Infernus fu condannato a 3 anni di carcere per violenze carnali nei confronti di una donna di 29 anni. Il chitarrista dei Gorgoroth e un suo amico la incontrarono in un nightclub di Bergen. I due picchiarono la vittima e la costrinsero a fare sesso con loro, anche se entrambi sostengono che la donna fosse consenziente. È stato scarcerato nel marzo del 2007.
In un'intervista contenuta nel doppio DVD uscito negli Stati Uniti nel maggio del 2006, Gaahl ha dichiarato che l'incendio delle chiese norvegesi agli inizi degli anni '90 è un qualcosa che sostiene al 100% e che sicuramente sarà ripreso e proseguito in futuro, per sradicare ogni traccia di cristianesimo. Questa affermazione ha spinto la polizia di Bergen, cittadina nei pressi della quale Gaahl vive, ad aprire un fascicolo sull'evento, nel caso che nella dichiarazione possano ravvisarsi gli estremi dell'apologia di reato.
« Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità »