Inginocchiati sul suolo. Poi siediti sui calcagni e abbassa il corpo in modo che la testa tocchi le ginocchia. Tendi le braccia all’indietro. Ora sei in una posizione fetale. Adesso rilassati e dimentica tutte le tensioni. Respira con calma e profondamente. A poco a poco comincerai a renderti conto di essere un minuscolo seme, circondato dal conforto della terra. Tutto è caldo e piacevole intorno a te. Stai dormendo un sonno tranquillo. All’improvviso, un dito si muove. Il germoglio non vuole più essere in un seme, vuole nascere. Lentamente inizi a muovere le braccia; poi il tuo corpo comincerà a sollevarsi piano piano, finché ti ritroverai seduto sui calcagni. Adesso prenderei ad alzarti lentamente, molto lentamente, e ti ritroverai col busto eretto, inginocchiato sul suolo. In tutto questo tempo, hai immaginato di essere un seme che si trasforma in germoglio e che spuntava a poco a poco dalla terra.
È giunto il momento di uscire completamente dal terreno. Ti alzerai a poco a poco, lentamente, posando un piede sul suolo, poi l’altro, lottando per mantenerti in equilibrio come un germoglio si batte per trovare il proprio spazio. Fino a metterti in piedi. Immagina la campagna intorno a te: il sole, l’acqua, il vento e gli uccelli. Sei un germoglio che comincia a crescere. Alza lentamente le braccia verso il cielo. Poi tenditi di più, sempre di più, come se volessi afferrare il sole immenso che brilla sopra di te ti dà forza e ti attrae. Il tuo corpo comincia a irrigidirsi, i tuoi muscoli si tendono, mentre ti senti crescere, crescere, crescere e diventare immenso. La tensione continua ad aumentare fino a diventare dolorosa, insopportabile. Quando non ce la fai più, lancia un grido e apri gli occhi.
Ripeti questo esercizio per sette giorni, sempre alla stessa ora.
Tratto da "Il cammino di Santiago" di Paolo Coelho, pag.32
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