Nick: m|r Oggetto: Ace? Data: 29/8/2008 14.40.24 Visite: 209
Tempo fa un vecchia gloria del passato del tennis fece una scommessa con un commentatore sportivo. Avrebbe indovinato quale battuta di Federer sarebbe stata un ace semplicemente da come lui lanciava la pallina, dalla posizione del corpo e della racchetta. Quando la pallina era in aria, prima della battuta, la vecchia gloria doveva dire "ace" o "no ace". Alla fine della partita la vecchia gloria indovinò l'80% degli ace di Federer. Ci insegnano che la perseveranza e la dedizione sono importanti per raggiungere i nostri scopi. Il fatto è che i primi istanti di un gesto, di un incontro, di una vita dicono, ad un occhio allenato, quasi tutto di quello che verrà dopo. Ed allora perchè impegnarsi nello sforzo sommo di cambiare qualcosa? Se sono i primi momenti a determinare l'esito dello sforzo la seconda chance è una confortante quanto inutile invenzione umana? Hanno ragione gli induisti nel loro abbandono al fatalismo? Storiella. La mia amica ha il cuore in pezzi. Si comporta come al solito. O forse no. E' più gentile e carina del solito. Ha una parola dolce e un'attenzione per chiunque. Lo fa con un'ostinata determinazione. Lo fa per sè stessa. Ne ha bisogno. Qualcosa si è allontanato dai suoi pensieri. Di più. Qualcosa si è dolorosamente staccato dalla sua anima. Le è rimasto un carico d'amore e affetto da dare. La sera ci sediamo a un tavolo. Davanti a una bottiglia cerco di farla ridere. Ci riesco. Sono i pezzi del mio cuore che giocano con i suoi. Poi le arriva un messaggio. La seconda chance. Il giocatore ha, di nuovo, lanciato la pallina in aria. Ace? "Toda vida" |