Nick: Marsia Oggetto: a chi mett a'copp Data: 3/8/2004 11.17.39 Visite: 474
stamattina per mia fortuna sono riuscita ad arrivare in tempo.
durante il viaggio in pullman sentivo parlare delle persone, signò aro iat? aro nn iat? che ce facit ca?
l'argomento era costruttivo... GALERA...
i personaggi: coppia di ragazzi 23enni sposati e una coppia un po piu grande d'età, ma il marito nn partecipava era seduto negli ultimi posti a fumare una sigaretta (semp ngopp o pullman). cmq le due donne parlavano la sig.ra spiegava tutti i controlli che ti fanno prima di farti entrare per il colloquio con il detenuto e descriveva quanto fosse brutto come posto, parlava di Poggioreale e vantava invece il comfort e il lusso di Secondigliano quando la ragazza dice: "eh io so stata a Bologna a Salerno" e la sig.ra replicava "eh io a Firenze a Catania".... poi si è passato a chi era riuscito a portare piu cose dentro sfuggendo ai controlli: x) io agg trasut e sord... y) io nu giok x) io so trasut co telefn.... y) eh a zia mi è riuscita a fa passa e scarp x) maro e scarp??? e comm ha fatt?    y) eh chi a ferm a chell è asciut scaveze!!!
dopo tutta questa tiritera io ero seduta propio in mezzo infatti con sorrisini e battute ormai ero anche io nel discorso e mi sentivo a disagio....
quando ad un tratto la ragazza mi dice: "BELLE' E TU ARO STAI IENN?"
In quel momento mi vergognavo di dire sto andando a lavoro... sto andando a lavoro in un ufficio... cioe' là ci sarebbe stata bene come risposta na cosa tipo STO IENN A TRUA A PAPA'" oppure "VENG E SIGARETT"
per l'amor di dio niente contro la scelta di vita o la sfortuna di queste persone però mi ha scioccato la naturalezza con cui affrontavano il discorso... è normale che delle cose entrino a far parte della vita quotidiana? come se fosse un uso? una cosa normale?
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