Nick: NapolNews Oggetto: IL GIORNO DOPO Data: 3/8/2004 12.49.24 Visite: 178
E' il giorno dopo che ti accorgi davvero di quello che è successo. E' sempre cosi', come quando ti muore una persona cara. Quando succede c'è la reazione dell'attimo, l'adrenalina che si sparge per il corpo, la rabbia che cerca responsabili. Il giorno dopo invece è solo silenzio, l'elaborazione del lutto e la presa di coscienza dell'ineluttabilità di quanto accaduto. Non vedrò più giocare questo Napoli e chi sa se ne vedrò giocare un altro. Perchè quello che altrove segue il flusso della normalità qui si perde nei rivoli dei complotti e dei sospetti, delle trame ordite in silenzio nei palazzi del potere, delle sceneggiate col cuore in mano e delle repentine ritirate. Chi è il Napoli ora? E' Bassolino e la su cricca che davano in pole position De Luca, salvo poi essere smentiti dallo stesso interessato che, rifatte in fretta le valige, è già in viaggio verso Siena? E' l'opposizione che strepita per una commisione bipartisan dando l'impressione di pensare a se stessa più che ai destini della squadra? E' Gaucci che gioca una partita su più livelli intrecciando gli interessi di Napoli, Parma e Perugia? E' la lega azzurra che continua a non essere ne' carne ne' pesce? Troppo facile dire invece che Napoli siamo noi, i suoi tifosi, ma i tifosi in questa grottesca farsa degli equivoci e dei mezzi pronunciamenti sembrano essere pedoni, che si muovono solo di una casella alla volta e in linea retta. Sono altri i pezzi che fanno la partita. So solo che stamattina mi sono reso conto che il Napoli davvero non c'è più e nulla ci assicura che domani ci sarà ancora, se non come fotocopia sbiadita di una storia di 80 anni. Il Napoli è morto e io non so che fare. |