Faccendo un bilancio della mia vita fino ad adesso,
(e voi mi direte non è tempo di bilanci questo, ditelo ad _aznerol)
l' insoddisfazione ha il sopravvento sull' appagamento.
Che la vita sia un continuo divenire mi sta bene
ma vedere sempre a portata di mano ciò che si desidera senza
mai concretamente riuscire ad afferrarlo perchè una volta
abbordato perde di valore e significato, facendo spostare
la rotta verso altre mete è straziante.
Dopo un po' ti senti pervaso da un senso di vuoto,
tipo quello che avverti allo stomaco quando ti svegli
la mattina e la sera prima non hai cenato,
e sai che sei solo, anche se in casa c'è altra gente,
avverti quel senso di solitudine che non ha spiegazione
forse un retaggio ancestrale di quando eravamo l'unico
protozoo di tutto il pianeta, quel senso di solitudine
che ti rende antagonista a tutto il resto del mondo,
che vuoi sopraffare, conquistare ma anche corteggiare
far innamorare e poi far soffrire.
Le contraddizioni ecco sono le contraddizioni a farmi male.
Tutto è troppo contorto, neanche una linea retta è lineare nella mia mente
diviene un cappio, un nodo, un lazzo da cowboy.
E pensare che quello che tutti cerchiamo è la spensieratezza
quell'essere fanciulli, per guardare il mondo con meraviglia
senza la pretesa di conoscerlo, ma solo di esplorarlo,
con il coraggio incosciente che solo il bambino possiede.
Quei giorni non sembrano poi tanto lontani, li ricordo,
ricordo come pensavo allora, ricordo cosa sentivo,
ci sono giorni che vorrei rivivere, altri che vorrei cancellare,
scelte che rifarei altre che mi ucciderei invece di ripetere.
L'accettazione, ecco cosa mi manca.
Non ho imparato ad accettare la mia vita così com'è stata vissuta
pero' ho imparato ad essere forte ad andare avanti sempre e comunque
ma tutto ciò ha fatto si che io mettessi a tacere una parte di me...
sento di non essere mai stato pienamente me stesso di non aver espresso
tutte le mie potenzialita' di non aver districato quella intricata matassa
di contraddizioni e convinzioni che in realta' sono.
La sensazione di non sentirmi libero nell'animo mi logora, lacera i tessuti della mia anima, avvinghiandola tra catene che non si possono spezzare, ma solo allentare, perche' la vera libertà nessuno te la può dare e nessuno
te la può negare, la ricerca della felicità è un diritto che nessuno puo' cenderci è nostro, ma la mia felicità tozzera' sempre con quella di qualcun altro..... fondamentalmente cio' è triste.....
forse non basta fare sempre sogni grandiosi....