E come da tradizione ormai consolidata da ben tre legislature, anche il nuovo ministro della giustizia sa il fatto suo.
Castelli sarà ricordato a memoria futura come autore delle migliori leggi vergogna della storia italiana.
Mentre il suo successore Mastella sarà ricordato per almeno due motivi:
1) perché Mastella ministro della giustizia è già di per sé uno scandalo da non ripetere mai più.
2) Per una presenza, sempre poco ricordata, come testimone dello sposo al matrimonio del mafioso pentito Campanella.
Beh!
Il nuovo ministro Alfano sta navigando a vele spiegate, al punto dal rischiare di far rimpiangere il duo Castelli- Mastella.
Infatti è autore , o meglio dire firmatario, del decreto Alfano che salva Berlusconi dal processo ed è stato avvistato ad un matrimonio di Mafiosi.
E questo già basta, ma Alfano ha voluto veramente fare le cose in grande e così ha baciato davanti alle telecamere(in modo da evitare che si dica che non è vero) un mafioso che si chiama, anzi chiamava Croce Napoli.
La storia è questa. Angelino Alfano partecipa nel 1996 al matrimonio di Gabriella Napoli, figlia del capomafia di Palma di Montechiaro (Ag).
A quel matrimonio erano presenti anche le videocamere della polizia che filmavano tutto ed hanno filmato anche la presenza di Alfano, che in un primo momento ha sempre negato tutto, sostenendo di non avere mai partecipato a quel matrimonio . E questo sarebbe bastato negli Usa per mandarlo allegramente a casa. Poi una volta reso pubblico il video, Alfano si è giustificato dicendo: «Non sapevo chi fosse e alle nozze era stato invitato invitato dallo sposo» .
Nel video si vede l'attuale Ministro che si fa spazio tra la folla che circonda gli sposi e ha in mano un pacco. Ascoltando l'audio si sente pure un sottofondo di "che onore, che onore" che accompagna il ministro mentre consegna il suo pacchetto regalo alla sposa. E lui, Angelino, prima bacia la sposa, poi lo sposo e infine l' abbraccio con bacio con il padre della sposa, che nella fattispecie fu arrestato per associazione mafiosa, concorso in sequestro di persona, in omicidio e indicato dagli investigatori come "capo dell' omonima cosca mafiosa facente capo a Cosa nostra, operante in Palma di Montechiaro e nei centri limitrofi".
Vabbè! Alfano dice di non conoscere il passato criminale di questo Napoli, però io penso che un mafioso sia tale prima dell’intervento della magistratura. Perché che capo camorrista sono se nessuno teme il mio nome?
Che camorrista sono se il mio nome non fa tremare anche le pietre quando passo?
Vabbè !
Credo all’ingenuità dell’allora politico emergente di Forza Italia , però quando nel 1991 il Croce Napoli, fu inviato al soggiorno obbligato a Grotte, e il sindaco gli concesse di risiedere nella scuola elementare con la sua famiglia perché nessuno aveva un appartamento per loro, centinaia di mamme inscenarono una protesta contro il sindaco al grido "I boss a scuola non li vogliamo". Era il 1991, cinque anni prima del matrimonio, e le mamme di Grotte sapevano della mafiosità di Croce che veniva da Palma di Montechiaro.
link utili:
http://bennycalasanzio.blogspot.com/
http://www.politicaoggi.it/index.php?option=com_content&task=view&id=432&Itemid=0
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