Ricevo da mia sorella un accorato commento alle ultime notizie sulla scuola, siccome non mi piacciono le catene di s. antonio lo posto qui.
"Tempi duri per i più piccoli. E per i loro genitori. Il piano dei tagli alla scuola del ministro Gelmini è pronto. Verrà presentato il 16 settembre ai sindacati della scuola. Tempi duri per chi frequenta le scuole materne ed elementari. Per quella dell’infanzia l’orario verrà ridotto a 24 ore a settimana con una sola maestra. Oggi le maestre sono due e assicurano 40 ore a settimana. In sostanza tutti a casa a mezzogiorno e mezzo. […] Stessa musica per le elementari con qualche variazione sullo spartito". 14 settembre «
La Repubblica
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Le considerazioni pedagogiche alla base di questo provvedimento sono, ahimé, piuttosto scontate: i tagli non hanno, infatti, nessun altra motivazione se non quella del risparmio, con una logica che, come al solito, penalizza le fasce più deboli. Va da sé che chi potrà permettersi una scuola privata con tempo prolungato potrà continuare a offrire ai propri figli una formazione adeguata, per tutti gli altri non resta che arrangiarsi: nonni di buona volontà, vicini di casa, baby sitter improvvisate… oppure, per le mamme, decidere di non lavorare e di stare a casa.
Mio figlio è al suo terzo anno di scuola materna, ha avuto la fortuna di incontrare maestre preparate e affettuose che hanno saputo seguirlo, appassionarlo, è contento di mangiare a scuola con i suoi compagni e io so che si trova in un ambiente sicuro e stimolante per la sua crescita. Nella sua classe ci sono bambini che vanno dai tre ai cinque anni, le due maestre diversificano le attività a seconda dell'età degli alunni, proponendo giochi adatti a ogni gruppo di allievi. Come potrà una sola insegnante riuscire a fare lo stesso lavoro con meno ore a disposizione? La scuola pubblica non rischia di diventare un parcheggio dove l' unica parola che conta è risparmiare?
Mi vengono in mente molte altre osservazioni, ma ne basti una sola: un paese che non è in grado di offrire pari opportunità, che taglia indiscriminatamente un settore fondamentale come l’istruzione, non è un paese civile.
A chi è d'accordo con me chiedo la cortesia di far circolare questa mail.
http://www.petitiononline.com/WimaxIt/petition.html
N.B. Si firma mettendo "Nome e Cognome" entrambi nella casella "Name"