Nick: Bisturi Oggetto: cronache campane Data: 23/9/2008 12.10.51 Visite: 395
CAMORRA: FERMATO ERA A DOMICILIARI, E' SCONTRO POLITICO | (ANSA) - NAPOLI, 22 SET - Alfonso Cesarano, il presunto killer dei Casalesi arrestato all'alba per la strage di Castelvolturno, era agli arresti domiciliari in attesa del processo per traffico di stupefacenti. La notizia, confermata dal ministro dell'Interno Roberto Maroni, ha scosso il dibattito politico alimentando le polemiche. E se Maroni annuncia una riflessione "su queste misure, soprattutto per pericolosi appartenenti alla mafia", è soprattutto il Pd ad andare all'attacco del governo. "L'arresto di uno dei presunti responsabili della strage di Castelvolturno - commenta il segretario Walter Veltroni - è un importante passo in avanti verso l'accertamento della verità. E' terribile però - aggiunge - venire a sapere che uno dei possibili sicari di questa strage fosse agli arresti domiciliari per gravi reati legati alla criminalità organizzata". "Possibile che un affiliato ai clan più crudeli e sanguinari possa godere di un regime detentivo così leggero?", si chiede Veltroni. "Questo - conclude - deve imporre una riflessione, oltre che alla magistratura, anche al governo e al Parlamento perché episodi come questo non debbano mai ripetersi". Va giù duro anche il capogruppo alla Camera dell'Italia dei Valori, Massimo Donadi: "E' incredibile ed intollerabile - sottolinea - che uno dei presunti killer di Castelvolturno, fosse agli arresti domiciliari. Il ministro Maroni venga immediatamente in Aula a riferire su questa vicenda gravissima". Parla di fatto 'inaudito' anche il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino: "Fa impressione", ha detto Bassolino nel corso della Consulta regionale per gli immigrati svoltasi proprio a Castelvolturno. "Questo ci dice come ci sono tante scelte da rafforzare per ottenere la sicurezza di tutti i cittadini, degli italiani come gli immigrati". Sempre dal Pd, Marco Minniti, ministro dell'Interno del governo ombra, pone due quesiti: "per quali reati e per quali ragioni sono stati concessi gli arresti domiciliari, e come sia stato possibile che un detenuto che doveva essere tenuto costantemente sotto controllo, in particolare in quella realtà, abbia potuto partecipare alla strage di giovedì sera. Due domande alle quali chiediamo che il governo risponda tempestivamente ed esaurientemente". Della stessa idea Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato. "Si tratta di un fatto grave davvero inspiegabile e inaccettabile" annunciando che mercoledì in Senato chiederà a Maroni "di spiegare come sia potuta accadere una cosa del genere". Pronta la replica di Francesco Casoli, vicepresidente dei senatori del Pdl: "La collega Finocchiaro, sempre pronta alla strumentalizzazione politica - dice - dovrebbe sapere che esiste un principio di separazione dei poteri. Il tribunale del riesame, non certo il governo, ha annullato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per il pregiudicato indiziato della strage di giovedì, disponendo poi gli arresti domiciliari per traffico di stupefacenti". (ANSA).
quando arrivano gli arresti lampo, sento sempre una enorme puzza di bruciato. nell'area sotto il controllo dei casalesi c'è un "sistema" che coinvolge istituzioni e illegalità. mi sogno di criminalizzare le forze dell'ordine, ma quando un poliziotto deve mettere in gioco se stesso e la famiglia per arrestare una feccia sapendo che il sistema giustizia lo porterà dopo poco tempo di nuovo in giro a far danni, può benissimo pensare di lasciar perdere pur sapendo bene chi è e dove sta la feccia. certo quando l'opinione pubblica vuole i responsabili è facile andarli a pizzicare subito.
questo è un cancro, il guaio è che non sarà mai terminale. |
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