Nick: Haran Oggetto: A denti stretti Data: 25/9/2008 9.35.14 Visite: 253
Ancora una volta si potrebbe pensare ad una sorta di masochismo, al solito vizio di tenere sul filo del rasoio il risultato, quasi che tutto diventi più drammatico, più stoico. E forse anche più gustoso, quando si vince. Ma stavolta la molla non è scattata con un cartoncino rosso sventolato dall'uomo nero. Bensì dalla scelta, al ritorno dalla pausa dei primi 45', di rinunciare al peso del secondo pivot schierato da Reja, lasciando il solito Zalayeta a guidare la cavalleria, con Hamsik pronto a colpire quando meno te lo aspetti. Ma che Contini sia stato uno dei migliori in campo la dice tutta su come sono andate le cose: la Resistenza Azzurra ancora una volta ha tenuto in piedi la baracca, la difesa è riuscita a contenere gli assalti confusi degli uomini di Ballardini, beffati dalla cinica carambola del secondo goal e rinsaviti solo da un banale rigore concesso a pochi minuti dalla fine. Altri tre punti messi in saccoccia, dunque, ed un terzo posto ancora troppo acerbo per poterlo sfoggiare con vanità, il Napoli salta i primi ostacoli del bizzarro calendario con personalità e sicurezza nei propri mezzi, anche quando si tratta di difendere il fortino a spada tratta. Lo scorso anno partite come questa - o come la trasferta di Udine - si sarebbero perse, magari con la più ovvia delle ingenuità, magari per un improvviso crollo di nervi. Ma i ragazzini terribili di Reja sembra stiano crescendo, sempre più consapevoli delle loro qualità e dei loro limiti. Incoscienti campioncini mischiati a gente di categoria, addrestati ad inseguire il risultato, sempre. Che sanno fare gioco quando la fantasia sale al potere, ma capaci anche di stringere i denti quando necessario: questo Napoli sa cambiare pelle più volte, sa come comportarsi a seconda delle esigenze. Nella buona e nella cattiva sorte. E non è mica poco.
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