Nick: m|r Oggetto: tutto inventato Data: 26/9/2008 14.15.40 Visite: 222
Dopo giorni di viaggio nella vecchia AX e piccole soste giungemmo in un paesino che nessuna guida turistica segnalava come interessante. Varcammo un passo, un piccolo monte, e poi iniziammo a scendere da una strada ripida e tutta curve. Dall'alto il paesino appariva anonimo con le sue case nuove e la piazza a pochi passi dalla spiaggia. La foce di un fiume spaccava la linea della spiaggia a metà. Fermammo la AX in piazza, tutta quella discesa ne aveva stancato i freni che andarono lunghi su un muretto. Niente di grave. Viaggiavamo sempre con la maglietta e il costume sotto. Così fu facile spogliarsi e buttarsi nell'acqua del quasi tramonto. C'era poca gente e il rumore più grande veniva dallo starnazzare di alcune papere che scendevano dal fiume. L'acqua era calda e calma come lo può essere solo alla fine di un giorno di metà estate. Eppure il sollievo era grande. Tanto grande da farci tornare a guardare negli occhi dopo la tensione del viaggio lungo e senza meta. Quando si sta da tanto tempo con una persona ci si dimentica come questa è fatta. Un po' come quei quadri che abbiamo in casa e che non guardiamo più seppur belli. Pensavo "Mio Dio, è bellissima e sto facendo un viaggio con lei". I suoi occhi verdi splendevano come un riflesso di mare e la sua pelle era l'unico posto dove volevo stare e l'unico odore che volevo sentire era il suo. Trovammo una stanza proprio sopra la piazza. Facemmo l'amore subito, prima con impeto violento e poi con tenerezza. Le lenzuola del letto erano di lino fresco, appena lavate. La finestra aperta portava gli ultimi raggi della giornata. Siamo fatti di carne e ossa e 5 sensi. La sera scese mentre dormivamo con la sua testa sul mio petto. Lì sotto c'era un tizio che ci stava aspettando per suonare "A sort of homecoming". Certi posti anonimi sono il meglio che si possa desiderare.
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