Nick: |Nemo| Oggetto: Multiculturalità Data: 26/9/2008 18.5.23 Visite: 231
Secondo voi, è realizzabile ancora un paese multiculturale? Meglio precisando, è possibile che una nazione possa avere una popolazione - ed i suoi relativi discendenti - composta da persone provenienti da altre nazioni?
Per me, no. E per un semplice motivo: nessuno vuole vedere il proprio paese perdere la caratteristica principale che lo contraddistingue dal resto degli altri, ossia la propria "identità". Non credo, infatti, che un portoghese - tanto per fare un esempio - piacere o felicità nel vedere, nel giro di un trentennio, il proprio paese senza più portoghesi "originali", senza la sua vera popolazione. Si arriverebbe all'annullamento stesso dell'identità di un paese, rendendolo uniforme ed uguale a qualsiasi altro.
Per me la questione non è tanto importante, nel senso che se vado a vivere in un paese dove la popolazione autoctona è soltanto il 20% di quella totale non me ne frega assolutamente niente. Ma per altri, per molti, se non per tutti, lo è, e diventa motivo di scontri e guerre.
Per voi, dunque, è ancora realizzabile un paese multiculturale? Sareste d'accordo a riguardo, se la cosa dovesse toccare la vostra nazione?
L'uomo è sempre stato impossessato dal concetto di "appartenenza" ad una determinata comunità, non riuscendo a vedere e comprendere che siamo tutti uguali. E quei pochi che spesso si dichiarano a favore della multiculturalità lo fanno in maniera ipocrita, fissando dei paletti: un qualcosa del tipo "Si beh, sono d'accordo a vivere con persone di altre razze e culture. Basta che rimangano una minoranza".
Un proprio concetto di multiculturalità insomma, privato del suo vero significato per ledere quanto meno possibile alla propria "tribù" di appartenenza. Ed a sè stessi.
(Ps: qualcuno mi saprebbe dire come si arriva al Centro Direzionale, partenza Benevento?)
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