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Nick: Zanardi
Oggetto: Fontana
Data: 2/10/2008 1.56.44
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Malcor trovava il rumore che faceva il Solopaca mentre lo versava nel bicchiere. Molto piacevole. Gli mancavano 10 pagine del libro ma era stanco. Pensò di leggerle l’indomani qualche, minuto prima dell’esame. Era stufo e s’erano fatte le 4 del mattino. Si riduceva sempre all’ultimo giorno…
Per paura di non svegliarsi mise la sveglia a 3 orologi e al cellulare. Era così stanco e bombardato di caffeina che non riusciva a prendere sonno. Prese il lettore mp3 e mise in ascolto l’album di Lesiman. Si distese sul letto togliendosi solo i pantaloni. Dopo dieci minuti entrò nel dormiveglia e pensando all’esame gli venne un peso fortissimo sullo stomaco… poi si risvegliò del tutto e pensò che non c’era motivo di preoccuparsi e che non gliene poteva fregar di meno. Si addormentò del tutto dopo 5 minuti. Iniziò a sognare la storia dell’arte che aveva studiato per tutta la notte e poi vide Duchamp al quale disse che faceva cacare. Poi si svegliò con la vescica sul punto di esplodere. Mentre si recava in bagno si ricordò di un’ illustrazione medievale che raffigurava bacco che pressava la vescica di un uomo. Aveva paura di perdere il sonno e quindi pisciò al buio e quanto più velocemente possibile, sporcò il bordo della tavoletta e non tirò lo scarico. Tornò a letto e si riaddormentò in un minuto. Iniziò ancora a sognare varie cose che avrebbe poi dimenticato. Poi sognò Dio e l’origine di tutto. Vide che Dio era fatto di coscienza e per fare esperienza creò una sorta di specchio davanti a lui che definiva conoscenza e nel quale inserì l’uomo e altre razze aliene, intrappolando tutti in una realtà virtuale dove di vero c’era solo il 10% che era la coscienza di cui erano muniti. Vide che prima dell’uomo, sulla Terra, c’erano dei giganti e che l’uomo era stato creato da razze aliene e che le teorie di Darwin erano cazzate. Poi udendo Time dei Pink Foyd che aveva messo come sveglia del suo cellulare si svegliò di colpo. Preparò un caffè con l’attenzione di un chirurgo. Gli bastò un assaggio per dire che faceva schifo all’umanità decaduta. Gli fece subito effetto lassativo. Aveva lo stronzo a punta di coltello ma strinse le chiappe per accendersi una sigaretta da fumare seduto sulla tazza del water. Si fece un bidet e poi si rimise i pantaloni. Riempì di croccantini e acqua le ciotole dei gatti per poi uscire di casa. Era in anticipo e decise di scendere a piedi dal Vomero per recarsi in facoltà, al Centro Storico. Arrivato a Salvator Rosa vide una donna che guardava ammirata e fiduciosa il tabernacolo della Madonna delle grazie. Pensò chissà quale grazia avesse chiesto quella donna. Forse una guarigione … forse qualche numero al lotto. Decise di provarci anche lui ma l’unica cosa che gli venne in mente era di chiavare e quindi decise di lasciare stare. Arrivò in facoltà e dopo mezz’ora di ritardo arrivò il professore effeminato. Malcor era il 17° della lista e quindi decise di andarsi a fare una birra con l’amico Gennaro. Gennaro era un tamarrone e lo stesso Malcor. che non era un tipo franco di cerimonie, si chiedeva cosa ci facesse uno come Gennaro all’università. Prima di recarsi al bar Malcor lasciò il suo numero di cellulare ad una ragazza molto carina che era la 15° della lista. Gli chiese se gentilmente poteva fargli uno squillo quando il 13° fosse stato chiamato. In realtà era solo una scusa per avere l numero di cellulare di quella ragazza molto graziosa. Malcor e Gennaro arrivati al bar ordinarono subito 2 Ceres che nell’arco di 20 minuti diventarono 6 . Poi arrivò uno squillo sul cellulare di Malcor. La cessa l’aveva fatto con l’anonimo. Arrivato nell’aula Malcor fu chiamato dal professore effeminato dopo 5 10 minuti. Si sedette ubriaco e con l’alito che avrebbe fatto svenire anche il baffo Moretti iniziò a sputare a mitraglietta quello che aveva letto la sera prima. Arrivato al Duchamp vide negli occhi del professore effeminato accendersi una luce. Pensò che doveva essere il solito frocio che voleva fare il pittore ma non gli riusciva quindi si limitò a studiare l’arte. Duchamp a parere di Malcor non aveva fatto un cazzo e il posto che aveva sui libri di storia dell’arte non lo meritava. Per lui Duchamp era il classico artista che piaceva a quelli che non sapevano disegnare. Quelli che pensavano che bastasse mettere in esposizione un gabinetto per essere reputati artisti geniali. Erano ormai passati 10 minuti da quando aveva iniziato a parlare e mentre introduceva il discorso gli venne in mente che le ultime 10 pagine del libro non le aveva lette ed entrò nel panico. incominciò ad incacagliare. Poi il professore effeminato gli fece una domanda su De Chirico che per l’ubriachezza Malcor non aveva capito e iniziò a parlare di tutt’altro per poi rispondere alla domanda involontariamente. Il professore effeminato capì che evidentemente Malcor era un poco ubriaco ma gli mise ugualmente un 27 come voto. Una volta trascritto il voto sul tesserino il Professore effeminato chiese a Malcor se voleva fare la tesi con lui. Malcor gli rispose che il suo programma gli faceva cacare e che a suo avviso dopo Caravaggio l’arte era finita e non c’era motivo di studiarla oltre.
p.s da parte di un amico scancellato, debosciato nonchè un tantinello ingrassato e adesso a dieta.
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