Nick: T-34 Oggetto: The Charter of violence Data: 2/10/2008 12.45.19 Visite: 97
La Carta della violenza
Sta suscitando indignazione e rabbia la vicenda di Emmanuel Bonsu Foster, il ragazzo di 22 anni picchiato dalla Polizia Municipale di Parma che l’aveva arrestato per sbaglio, salvo poi costringerlo a firmare una confessione sotto minaccia di percosse e infine rispedito a casa con i suoi effetti personali dentro una busta su cui c’era scritto " Emmanuel, negro", una frase che sembra il motivo della violenza perpetrata.
Non è un caso forse che questo terribile episodio accada nella stessa città dove meno di un mese fa la foto di quella ragazza nigeriana buttata a terra come un oggetto rotto aveva suscitato sdegno e proteste , nello stesso luogo dove i sindaci di mezza Italia hanno firmato e sottoscritto la Carta di Parma, quel documento dove si chiedevano più poteri ai sindaci per fronteggiare il problema della sicurezza.
Una città, come tante in Italia, dove le violenze sono giustificate se vengono subite dai diversi. Oggi, la capo della Polizia Municipale di Parma, Emma Monguidi, giustificava i suoi sette colleghi, l’assessore alla sicurezza Monteverdi elogiava l’operazione "esemplare per professionalità, risultato e correttezza" che aveva portato all’arresto di un pusher e affermando che "la polizia municipale ha dimostrato ancora una volta di essere all’altezza dei compiti assegnati".
Emmanuel è uno studente, un nuovo cittadino, ma anche un vittima della guerra per la sicurezza, che a Parma prevede violente irruzioni nelle scuole per controlli anti-droga denunciati dagli studenti, pestaggi, violenze e umiliazioni. Ed è per questo che sono stati gli studenti i primi a mobilitarsi per portare la propria solidarietà a Emmanuel, a indire assemble e un presidio per sabato 4 ottobre davanti alla sede del Comune di Parma.
Alcune associazioni locali hanno lanciato un appello ai cittadini/e e alle associazioni per chiedere le dimissioni dei responsabili e un nuovo modello di città libera da deliri securitari.