Nick: PepposDj Oggetto: News Calcio Napoli Data: 10/8/2004 16.45.49 Visite: 55
NAPOLI, IL TRIBUNALE BOCCIA IL LODO PETRUCCI NAPOLI - Il titolo sportivo del Napoli non va attribuito ad altri soggetti diversi dalla societa' fallita e dai suoi aventi causa, cioe' Luciano Gaucci: lo dispone la decisione del giudice del Tribunale di Napoli, Giancarlo Posteraro, che si e' pronunciato sul ricorso ex articolo 700 presentato dalla curatela fallimentare proposto dai professori Francesco Fimmano' e Alfredo Contieri. Di fatto, quindi, la decisione boccia le procedure previste dal lodo Petrucci, che si basa proprio sull'attribuzione del titolo sportivo da parte della Figc. Il provvedimento depositato oggi in cancelleria non blocca ''per il momento'' l'avvio del campionato di serie B affidando a Federcalcio e Coni il rispetto di quanto stabilito dal Tribunale. Il giudice ha inoltre fissato per il 25 agosto prossimo l'udienza di comparizione delle parti. ''Il titolo sportivo per una societa' calcistica rappresenta un elemento aziendale genetico, strutturale e indefettibile. E' addirittura funzionale e necessario all'esercizio dell'impresa calcistica, rappresentando di fatto il bene patrimoniale principale dell'azienda. Il titolo sportivo non puo' circolare autonomamente''. E' quanto si afferma nella premessa del decreto del Tribunale di Napoli sul ricorso ex articolo 700 presentato dalla curatela fallimentare del club azzurro. Pur senza citarlo esplicitamente, dunque, il Tribunale nega la legittimita' delle procedure alla base del lodo Petrucci, che prevede l'attribuzione del titolo sportivo da parte della Figc. Il provvedimento, nella sua motivazione, ricalca pienamente l'impostazione del tribunale fallimentare. Il Tribunale inibisce dunque ai convenuti di ''disporre del diritto al riconoscimento delle condizioni tecniche e sportive che consentono, ricorrendo gli altri requisiti previsti dalle norme federali, la partecipazione al campionato di serie B 2004-2005''. ARBITRATO CONI, RESPINTI TUTTI I RICORSI Il Collegio Arbitrale del Coni ha respinto i ricorsi presentati da Empoli, Ancona, Viterbese e Pro Vasto ed esaminati oggi. In particolare, quello dell' Empoli puntava all'esclusione dal campionato di serie A per Parma (contestata l'adeguatezza della amministrazione controllata) e Reggina (sotto accusa i parametri di bilancio, sanati - secondo il club toscano - dopo i tempi concessi dalle norme federali). Le motivazioni delle decisioni del Collegio Arbitrale verrano rese note in serata. Saranno note solo al momento del deposito del lodo le motivazioni che hanno indotto il Collegio Arbitrale del Coni, presieduto da Salvatore Cirignotta e composto dagli avvocati Guido Cecinelli e Mario Antonio Scino (coadiuvati dai Consulenti Tecnici Mauro Cicchelli, Davide Franco e Carlo Purificato), a respingere tutti i ricorsi presentati da Empoli, Ancona, Pro Vasto e Viterbese. Il Collegio ha tempo 30 giorni per depositare il lodo. Nel dispositivo e' indicato che - per quanto riguarda i ricorsi dell' Empoli - nel caso di quello contro il Brescia ''e' cessata la materia del contendere'' perche' tra le parti e' intervenuto un accordo. Per tutti i sei ricorsi presentati dalla squadra toscana e' stata comunque respinta l'associazione di Perugia e Piacenza perche' le loro posizioni ''avrebbero potuto formare oggetto di autonoma impugnazione e sono state proposte oltre il termine previsto per l'instaurazione dell'arbitrato''. SCOMMESSE: 15 DEFERITI PER ILLECITO Quindici deferiti per illecito sportivo, 10 per omessa denuncia e 15 per violazione dei principi di lealta' e/o del divieto di scommesse. Queste le decisioni del procuratore federale della Figc sul caso del calcio scommesse. Per responsabilita' oggettiva sono state deferite, fra le altre, le societa' del Chievo e del Siena. 10/08/2004 15:30 © Copyright ANSA Tutti i diritti riservati
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