Nick: Bardamu Oggetto: re:per chi la letto gomorra etc Data: 21/10/2008 10.7.46 Visite: 69
[…] Era un documento vivo con un titolo romanticamente forte:"Per amore del mio popolo non tacerò". Distribuì lo scritto il giorno di Natale, non appese le pagine alle porte della sua chiesa, non doveva come Lutero riformare nessuna chiesa romana, aveva altro cui pensare don Peppino. Tentare di comprendere come poter creare una strada trasversale ai poteri, l’unica in grado di mettere in crisi l’autorità economica e criminale delle famiglie di camorra.[…] […]Il giorno del suo onomastico, il 19 marzo del 1994. Mattina prestissimo. Don Peppino non si era ancora vestito con gli abiti talari. Stava nella sala riunioni della chiesa, vicino allo studio. Non era immediatamente riconoscibile. «Chi è don Peppino?» «Sono io…» L’ultima risposta. Cinque colpi che rimbombarono nelle navate, due pallottole lo colpirono al volto, le altre bucarono la testa, il collo e una mano. Avevano mirato alla faccia, i colpi l’avevano morso da vicino. Un’ogiva del proiettile gli era rimasta addosso, tra il giubbotto e il maglione. Una pallottola gli aveva falciato il mazzo di chiavi agganciato ai pantaloni. Don Peppino si stava preparando per celebrare la prima messa. Aveva trentasei anni.[…] estratti da Gomorra di Roberto Saviano e nun ascultà più a gigino d'alessio  |