Nick: m|r Oggetto: promesse Data: 1/11/2008 14.47.54 Visite: 294
"L'estate fa promesse che l'autunno non mantiene." Non avevo mai provato quella sensazione anestetizzante, quel collegamento diretto tra mente e stomaco che mi isolava dal resto del mondo. Ogni gesto, ogni odore, ogni parola assumevano significato e peso diversi, migliori. E la musica non era suono era semplicemente parte di quello che ero. Era tutto dannatamente gratificante, assoluto, bello. Che stupido era il mondo a farsi la guerra, a rotolarsi nel suo dolore, a non vedere la speranza. Tutto poteva risolversi. Poi le foglie cominciarono a staccarsi dagli alberi, la gente a coprirsi e a correre più velocemente. Traiettorie impazzite di anime in cerca di conforto. Per me non cambiava molto. Avevo solo fatto l'abitudine ad essere un gradino sopra tutto quello. Avrei affrontato anche l'inverno e il freddo. Quello che mi copriva era invincibile. Ma l'autunno rivelò la sua verità. E la verità fu ed è che non c'è verità. Ma stagioni che iniziano e finiscono. Esattamente come le persone, i volti, i gesti, le parole, gli abbracci, gli sguardi. Il senso era ed è nei giorni vissuti, non nelle promesse.
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