Nick: m|r Oggetto: Freaks in FNAC Data: 13/11/2008 19.54.9 Visite: 176
FNAC - tra le 14:30 e le 15:30 di un giorno qualsiasi... E' alto sul metro e settanta, spalle strette, pancia enorme. Addosso ha uno di quei giubbini che si portavano negli anni '80, sintetici e dai colori improbabili. Ai piedi ha dei mocassini che una volta si sarebbero detti "da barca". Adesso l'unica cosa che può ricordare una barca è proprio la loro forma per quanto sono allargati dai piedi enormi. Dietro la pesante montatura dalle lenti spesse tiene gli occhi chiusi. Con le mani in tasca, ondeggia al suono che proviene dalle cuffie del negozio multinazionalfrancese. Finisce un ascolto, si sposta rapidamente e passa ad un'altra cuffia. Si rimette le mani in tasca, chiude gli occhi e ricomincia a ondeggiare. Una donna sulla trentina, con un trench grigio, pantaloni marroni e scarpe col mezzo tacco. I capelli senza una particolare forma intorno ad un viso grazioso puntinato da due occhi un po' spauriti. Si aggira per i reparti come se cercasse qualcuno. E' un "cuore solitario". Non si capisce come una donna così graziosa non possa trovare l'affetto, che sicuramente merita. Poi si gira di profilo. Un mento lungo, troppo lungo, e appuntito sembra volersi allontanare dal viso in una spericolata parabola. Cuore solitario si aggira in "musica internazionale" preceduta da quella lunga freccia che sembra indicarle una direzione precisa. Poi si ferma davanti ad una vetrina e da una piccola borsa estrae un rossetto. Per disporlo sulle labbra deve scavalcare l'appuntito ostacolo del mento. Ma è abituata e lo fa rapidamente con un gesto curvo del braccio. Cuore solitario riprende la sua ricerca. Ha l'aria di essere un professore, uno scienziato pazzo. I capelli bianchi, lunghi e arruffati incorniciano una faccia rossissima. Se avessero spento le luci lo si sarebbe visto anche al buio. E' frenetico nella ricerca di un cd o un dvd. Lo prende, lo avvicina a pochi centimetri dagli occhi. La custodia di plastica, di riflesso, si accende di rosso fuoco. Poi il professore si sbarazza con un gesto nervoso della sua scelta. Butta cd e custodia oltre il bancone e già si trova in un altro reparto. Nel reparto bambini non c'è nessuno. Anzi no. C'è una bambina. E' magra, magrissima. Ed è piccola, piccolissima. E' seduta su un libro per bambini aperto. Lei ci sta larga, ci sta seduta con le gambe incrociate. Ha la faccia bianca come una piccola luna piena. E due occhi azzurri trasparenti. I capelli sottili come fili di seta e bianchi. Sta leggendo una favola e ride. Apre la bocca mentre ride forte ma non la si sente. Non la sente nessuno e nessuno sembra accorgersi di lei. .. e me.
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