Nick: insize Oggetto: STRAPAGATI & STRAPERDENTI Data: 19/8/2004 11.26.36 Visite: 108
L'Islanda gela l'Italia di Lippi REYKJAVIK (Isl), 18 agosto 2004 - La Nazionale di Marcello Lippi doveva essere un cantiere aperto. L'impressione, però, è che l'Italia sia ancora chiusa per ferie. Solo così si può spiegare la sconfitta per 2-0 in Islanda che segna in modo amarissimo l'esordio sulla panchina azzurra del nuovo c.t. chiamato a un compito difficile: ridare linfa a una squadra uscita con le ossa rotte dall'Europeo e puntare alla vittoria nel Mondiale 2006 (e il 4 settembre arriva a Palermo la Norvegia per la prima gara delle qualificazioni). Certo, non era atteso in questa notte agostana il cambiamento repentino di rotta, ma nessuno si aspettava neppure un naufragio. E invece l'Islanda si è trasformata in un iceberg fatale al Titanic-Italia che fino all'inizio della gara continuava a scherzare, mentre gli avversari erano già pronti come se si trattasse della partita della vita. E in un certo senso per i nordici era proprio così: mai prima d'ora avevano avuto l'onore di sfidare una delle formazioni più blasonate del circuito mondiale. Ovvio che ci tenessero a fare bella figura. Meno ovvio che riuscissero a strapazzarla, specie nel primo tempo, con relativa felicità. E invece è andata proprio così, complice una Nazionale lenta e impacciata, quasi mai pericolosa fino all'ingresso nella ripresa di Miccoli. Unica consolazione: anche l'Italia di Enzo Bearzot aveva perso la prima gara (2-1), ma l'avversario in quel caso era la Germania Ovest.
Calcio, Italia k.o. ma ai quarti La squadra di Gentile perde 1-0 col Paraguay: grazie al Giappone che batte il Ghana, azzurri qualificati per il maggior numero di gol segnati. Sabato c'è il Mali. ATENE, 18 agosto 2004 - Arigato, Giappone. In cima a una partita brutta, in cui il Paraguay ha dato agli azzurri una lezione di gioco, di carattere e persino di tattica, l'Italia di Gentile perde 1-0, ma trova la qualificazione ai quarti di finale del torneo olimpico grazie al sorprendente successo ottenuto dai nipponici sul Ghana. L'Italia passa grazie a un gol segnato in più, ma questo è l'aspetto meno imbarazzante della serata. Nella notte tiepida di Atene, l'Italia ha mostrato il campionario di difetti abituale nelle spedizioni olimpiche: gioco scadente, poca voglia - solo negli ultimi dieci minuti c'è stato un cambio di marcia -, concentrazione scarsa. Al consueto copione che rende sofferenti e poco simpatiche le spedizioni del calcio italiano ai Giochi, si è aggiunta però la mano pesante di Claudio Gentile, che ci ha messo sicuramente molto di suo nella figuraccia azzurra. Primo: l'incapacità di rispondere sul piano tattico alla mossa del tecnico paraguayano, Jara, che dopo dieci minuti del secondo tempo è passato dallo zemaniano modulo 4-3-3 al barricadeiro 4-5-1. Secondo: i cambi, poco azzeccati. Terzo: l'uscita di Pirlo, che stava giocando male, ma a quel punto non andava mortificato. L'Italia ha avuto solo tre guizzi veri: il palo colpito da Gilardino dopo quattro minuti con zuccata d'istinto e sballata di De Rossi, un'occasione capitata sui piedi di Gilardino prima e Pinzi poi al 16' del primo tempo e il pallonetto cercato dallo stesso Gilardino al 12' della ripresa. Ma è stato il Paraguay a divorare più volte il raddoppio. Determinante, per la storia di questa partita e per la rocambolesca qualificazione dell'Italia, la parata di Pelizzoli a un quarto d'ora dalla fine su sassata di Gonzalez che aveva scherzato con Barzagli. Il Giappone e un mezzo miracolo di Pelizzoli: l'Italia è approdata così ai quarti di finale. Sabato ad Atene, si gioca con il Mali. Ma per andare avanti, devono cambiare passo la squadra e, soprattutto, l'allenatore.
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