Nick: m|r Oggetto: Subsonica - a latere Data: 29/11/2008 14.20.4 Visite: 180
L'asfalto bagnato. E quella consueta sensazione di non appartenenza. Traiettorie rapide e arroganti passano a pochi centimetri dal corpo, sfiorato nello spazio ma lontano nel tempo. Lei è carina, come sempre, e leggera, così come desidero che sia la mia vita adesso. E' bello il suo sorriso ed è ancora più bello che sia rivolto a me. Un colpo di vento freddo e, senza accorgersene, si fa più vicina anche se adesso sta guardando lontano. Il contatto con i giubbini e con i corpi sotto. All'uscita del treno metropolitano, decine di facce. Tristi, pensierose, sorridenti, fiduciose, assenti. Il cielo si muove rapido come uno che cerca di dormire ma si agita nel suo letto. Nell'atmosfera urbana le racconto una storia di ragazzini che andavano al loro primo concerto. I ragazzini, alla fine, vincono e si divertono. Una bella storia che lascia l'amaro in bocca solo a chi la racconta e che non ha idea di come il tempo possa essere così crudele nello scorrere via così velocemente. Veloce come queste nuvole. Che scorrono in sequenze di pioggia e stelle e intenti e desideri e vorrei e torniamo indietro e mi basta che ci sei e mi basta. Adesso. Qui.
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