Nick: m|r Oggetto: Le stufe di Nerone (cogitatio) Data: 5/12/2008 0.5.9 Visite: 611
Mi sono sempre detto: uno dei vantaggi di aver abbondantemente oltrepassato i 20 anni e aver quasi concluso i 30 è quello di andare alle terme senza che nessuno ti prenda per il culo. Così, quest'anno, grazie anche a una compagna dinamica ed entusiasta di tutto quello che non è "la seratina a casa a vedere la Carrà", ci siamo fatti l'abbonamento. E' proprio un piccolo privilegio quello, a fine giornata lavorativa, di andare lì e immergersi nell'acqua della piscina coperta a 50°, o farsi la sauna o ancora fare il bagno nella piscina esterna (calda) mentre per tutti gli altri mortali piove e fa freddo. Il posto potrebbe essere tenuto meglio ma il rilassamento che si raggiunge spegne anche la mia vis polemica. Gli antichi romani conoscevano già i benefici del posto e in tutta la zona di Lucrino, Cuma e Pozzuoli c'erano terme. Li immagino in una serata come questa, dove un momento le nuvole sono sottili e quasi trasparenti e fanno capolino delle stelle brillantissime, e l'altro momento viene una scarica di pioggia che non si vede ad un palmo di naso. E magari si rilassavano prima d'imbarcarsi su una delle navi della flotta imperiale e andare a combattare. Magari non c'era la monnezza, non c'era la camorra ed il mondo era molto più piccolo e, forse, semplice. Alla fine di questa giornata, però, sono contento di imbarcarmi sulla Golf e tornare a casa a scrivere qualche cazzatina mentre sorseggio una Nastro.
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