Nick: LiberaMente Oggetto: Lecce,LaStoriaDelcarcereLager Data: 7/12/2008 11.40.16 Visite: 195
Ragazzini denudati e pestati in cella, agenti che urlano e si accaniscono su un detenuto fino a spaccargli tre denti, e un ragazzino minacciato di finire in isolamento se non avesse ritirato la denuncia per le percosse subite: sono alcuni dei maltrattamenti che la procura di Lecce contesta a undici indagati – tra cui il comandante e agenti della polizia penitenziaria dell’istituto minorile di Lecce – ai quali è stato notificato l’avviso di fine indagine. Nell’atto giudiziario, firmato dal pubblico ministero inquirente Antonio De Donno – riportano alcuni quotidiani locali – sono ricostruiti i presunti maltrattamenti subiti da una decina di detenuti tra la metà del 2003 e la fine del 2004. Un anno e mezzo di inferno durante il quale i ragazzini sarebbero stati picchiati perché ritenuti non allineati con le regole intransigenti e violente dettate dal comandante della polizia penitenziaria dell’istituto Gianfranco Verri, di quarantadue anni. A Verri sono stati anche contestati episodi di prevaricazione e atteggiamenti persecutori nei confronti del personale del carcere non allineato alle sue logiche. Tra le vittime dei presunti abusi contestati al comandante vi sono anche il medico dell’istituto che visitò i ragazzi picchiati e rilevò i segni delle percosse, un paio di agenti della polizia penitenziaria, un’educatrice e altro personale della struttura. Insomma, i metodi di don Cesare Lo Deserto si diffondono. L'inchiesta cominciò a muovere i primi passi a fronte della denuncia shock presentata dal senatore Alberto Maritati, allora sottosegretario al Ministero della Giustizia, che nell'ottobre del 2007 presentò un esposto alla Procura di Lecce al fine di rendere noti i raccapriccianti episodi di pestaggi e abusi, perpetratisi per diverso tempo tra le mura dell'edificio. Avrebbe raccolto le richieste d'aiuto da parte del medico e dell'assistente sociale, i quali si sarebbero lamentati di come un gruppo di secondini guidati dal comandante della polizia penitenziaria avesse costretto alcuni ragazzini a dormire per diverse notti completamente nudi su brande senza materasso, minacciando addirittura uno dei reclusi a finire in isolamento se non avesse ritirato la denuncia per le percosse subite. Non sarebbero inoltre mancate le occasioni in cui i giovani sarebbero stati colpiti al naso con testate, o fossero stati tesi dei veri e propri sgambetti per farli cadere per terra. E ancora, come si evincerebbe dalle allarmanti pagine di quel dossier consegnato alla magistratura, ad alcuni detenuti sarebbe stato schiacciato il cuscino sul volto per costringerli a non urlare e sarebbero stati lanciati pesanti schiaffi alle orecchie, fino a far uscire del sangue. Gli stessi operatori sarebbero stati minacciati di trasferimento in altre sedi se avessero divulgato quello che accadeva all'interno del carcere. Le solite MERDE!! Libero pensatore |