Nick: Bardamu Oggetto: la fabbrica dei tedeschi Data: 7/12/2008 20.21.53 Visite: 112
"Assassini, bastardi. Dov'erano gli estintori? Avete sbagliato e pagherete, avete rovinato tante famiglie".
6 dicembre 2007, ore 00:53, linea 5 degli stabilimenti della Thyssen Krupp a Torino: sette operai muoiono in un un incidente in fabbrica. Fato, casualità, disgrazia? No, niente di tutto questo.
La commissione parlamentare nata l'indomani la tragedia ha stabilito che i vertici dell'azienda sapevano delle perdite d'olio sugli impianti (quelle che poi hanno provocato all'incidente), e nonostante questo, non hanno mosso un dito per mettere gli impianti in sicurezza. Il rischio d'incidenti non valeva il costo della messa in sicurezza dell'impianto. L'azienda ha deciso di spremere gli operai fino alla fine.
Per questo motivo i giudici che hanno deciso di rinviare a giudizio i dirigenti della Thyssen per omicidio volontario.
Costo della messa in sicurezza: 500000 euro (mai stanziati). Profitti della Thyssen: - utili +33% rispetto al 2006 - azioni 3,2 euro --> 4,4 euro
Antonio Schiavone 36 anni, morto investito da una palla di fuoco a 300 gradi. Roberto Scala 32 anni, morto ustionato. Angelo Laurino 42 anni, sposato con figlio. Bruno Santino: 26 anni; ai funerali il padre gridava "avete anche il coraggio di dormire". Giuseppe De Masi morto dopo 24 giorni di agonia. "Auguro a chi ha causato questo di provarlo sulla loro pelle" la sorella. Rocco Marzo 53 anni, ad un passo dalla pensione, capo turno. Morto dopo 10 giorni di agonia. Rosario Rodinò 26 anni, morto dopo 13 giorni di agonia. "Ogni giorno vado a trovare mio figlio al cimitero".
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