Nick: neverm|nd Oggetto: La musica Data: 8/12/2008 23.33.11 Visite: 350
Ho sempre pensato che, quando si parla dei propri interessi, sia banale e scontato dire "mi piace la musica", perchè a tutti piace la musica. A chi un genere, a chi un altro, ma cmq a tutti. Sono sempre stata convinta di questa cosa, l'ho sempre considerata una certezza assoluta, come che la terra è tonda, che il mare è salato e che le pile duracell durano di più. E invece ho scoperto, con mia grande sorpresa, che non è così. Ci sono persone a cui non piace la musica. Una di queste è la mia compagna di stanza. Mi ha detto "ma sai che a me la musica...mah, non è che mi abbia mai interessata...". Lo ha detto con assoluta nonchalance, come se stesse dicendo "a me non piacciono i broccoli" o "a me non piacciono i film horror", senza rendersi conto dello sconvolgimento che ha provocato in me e che avrebbe potuto provocare in altri interlocutori quella frase. "Come non ti interessa?" le ho chiesto io. "Nessun genere? Nessun cantante?". No, mi ha detto. Che non ha mai avuto un cantante preferito. Che non li conosce nemmeno. Conosce i nomi di quelli più famosi perchè li ha sentiti in tv o in qualche altra circostanza, ma non sa dire, ad esempio, quali canzoni cantano o quale genere di musica fanno. Non ne ha mai ascoltato uno, non ha mai avuto una musicassetta, nè un cd. Insomma, lei la musica non la ascolta MAI. Non so a voi, ma a me questa cosa mi ha sconvolta profondamente. Io non potrei immaginare di vivere senza la musica, e non riesco ad immaginare nemmeno come qualcuno possa riuscirci. Quando parto per Roma o torno a Napoli e in treno mi accorgo di essermi dimenticata l'ipod o che è scarico un altro po' mi prende il panico. Ogni volta che ripenso ad un qualsiasi periodo della mia vita mi viene subito in mente anche la "colonna sonora" che per me vi è associata. Io sono sinceramente convinta del fatto che se una persona non ha mai ascoltato la musica si è persa una parte considerevole della vita e quindi la sua non può essere un'esistenza completa, lei non può essere una persona completa, le mancherà sempre quel qualcosa che solo la musica riesce a darti. Comunque, poi mi ha detto che adesso ne è incuriosita e mi ha cheisto di farle ascoltare qualcosa. Ma come si fa? Che le faccio ascoltare? Mah, secondo me a questo punto è impossibile, io non saprei proprio da dove cominciare.
Trovatelo strano, anche se consueto, inspiegabile, pure se quotidiano, indecifrabile, pure se è regola. Anche il minimo gesto, in apparenza semplice, osservatelo con diffidenza. Investigate se proprio l'usuale sia necessario. E - vi preghiamo - quello che succede ogni giorno non trovatelo naturale. Di nulla venga detto: è naturale in questo tempo di anarchia e di sangue, di ordinato disordine, di meditato arbitrio, di umanità disumanata, così che nulla valga come cosa immutabile. Bertolt Brecht |