Da qualche tempo Amanda Knox e’ diventata tristemente famosa presso il grande pubblico: e’ lei infatti una delle indagate per l’omicidio di Meredith Kercher, la ragazza americana uccisa nella sua casa di Perugia. E i telegiornali hanno fatto di lei un personaggio, come spesso accade ultimamente in fatti tragici come questo. Tanto che Amanda Knox e’ diventata attrice per un film.

La polemica cresce ancora di piu’ in merito a questo caso. Amanda Knox ha infatti partecipato ad un progetto, finanziato dalla Regione Umbria, che e’ stato realizzato nella casa circondariale femminile di Perugia, dove si trova imprigionata da quando e’ accusata di aver ucciso la donna. Questo progetto prevede che alcune delle detenute del carcere partecipino ad un film. E Amanda Knox e’ una delle protagoniste.
Lei dice: “Girare questo film è stata un’esperienza bella, la storia è piena di poesia, toccante, emozionante“.
Ha lavorato per tre mesi, per un risultato di dieci ore di girato. La versione finale ha una lunghezza di 55 minuti: L’ultima citta’, questo il titolo, sta facendo molto discutere. Doveva essere presentato nei prossimi giorni, ma gli avvocati di amanda Knox hanno preferito chiedere di rinviare di qualche settimana la presentazione: in questi giorni, infatti, l’attenzione dei suoi legali e’ rivolta a quello che succede nell’aula di tribunale.
Tante le polemiche che arrivano anche dal mondo della politica. Come Maurizio Ronconi, dell’Udc: “Amanda si riposa in un villaggio vacanze facendo l’attrice oppure in galera imputata per un omicidio efferato nei confronti di una sua coetanea? La Knox e’ imputata in un omicidio che ha fatto epoca e non avendo ammesso alcuna colpa non e’ ancora sottoponibile a rieducazione. Soltanto la ricerca di nuovi motivi di visibilita’ puo’ aver consigliato di offrire ad Amanda un ruolo in un lungometraggio quando l’unico impegno per l’imputata sarebbe una riflessione su quanto e’ avvenuto. Ancora un frainteso ‘buonismo’ inaccettabile e che rinnova la sofferenza ai genitori di chi e’ stata uccisa. C’e’ da sperare che il direttore del carcere sia chiamato a fornire chiarimenti“.
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