Nick: random^ Oggetto: Berlino '04 Data: 23/8/2004 0.13.54 Visite: 35
Sono stato quest'anno a Berlino per la prima volta e credo che a me tocchi illustrare il lato frivolo della città. La vita notturna di Berlino - città che non dorme mai - si concentra indubitabilmente nella tentacolare metropolitana: una trama sotterranea intessuta con l'abilità di una ricamatrice piemontese. I berlinesi sono orgogliosi del loro personale labirinto a rotaie e ci passano tre quarti di vita, fingendo, nottetempo, di andare per locali. Ad essi si addice la famosa massima "il viaggio è più importante della meta". Sono dei drogati di viaggio. C'erano poi anche drogati in viaggio, ma il loro è un viaggio nel viaggio, sono dei viziosi ed è un'altra storia. Il servizio pubblico prosegue a stupirci anche all'aperto, con gli autobus ci puoi regolare l'orologio, le previsioni del tabellone ad ogni fermata non vengono mai smentite. Capisci allora che il traffico è tipicamente italiano come i friarielli sono tipicamente napoletani; le auto si inginocchiano devote ai semafori rossi, e sfrecciano inarrestabili al verde. I pedoni sono meno riveriti e devono attraversare coi sudori, aspettando l'omino verde segnaletico, anche se le braccia spalancate di quello rosso - che pare in atto di farsi perquisire - costituiscono una forte tentazione di correre ad abbracciarlo risultandone spappolati. Il vocabolario tedesco gronda di parole lunghissime e traducendone una, ho ritrovato una frase con almeno tre subordinate. Non si concedono molto spazio per respirare, fra una parola e l'altra, e capisci perché quando ti raggiungono gli odori della linea S. Preferiscono dir tutta una frase con una parola sola, e portare a casa i nasi. I miei polpacci mi pregano di dire che rare sono le panchine. Berlino non solo non dorme mai, ma non sta nemmeno seduta tanto spesso. L'ospitalità dei tedeschi è commovente. Scodinzolano, quando incrociano uno straniero. No, forse erano i cani lupo, ma non si distinguono facilmente dai padroni. Il Der Spiegel parlava chiaro: invasion der Wespen. E invasion der Wespen fu. Le vespe presidiavano la città attirate dal cibo, che in verità cedevo loro volentieri. Pare che a Berlino si mangi turco benissimo. Anch'io ho visto un campo di concentramento e un cucchiaio, che valeva la vita di un uomo. E ho visto un muro, che si accorcia anno dopo anno, come il ricordo di quello che rappresenta. L'acqua costa moltissimo, la birra di meno. Berlino non solo non dorme mai, ma beve per dimenticare. |