Nick: neverm|nd Oggetto: My super sweet 16 Data: 17/12/2008 14.52.28 Visite: 290
C'è questa trasmissione su Mtv, l'ho beccata oggi mentre facevo colazione (ma anche molte altre volte in passato) incentrata sul sedicesimo compleanno (che per loro è come se fosse il 18 per noi) di una ragazza americana ogni volta diversa, ovviamente. ste ragazze sono tutte piccole peretelle, viziatissime dai genitori, se la credono in una maniera allucinante e sguazzano nei soldi di mamma e papà. Alla tipa di oggi hanno organizzato un mega party in un locale enorme che hanno trasformato in una piccola Las Vegas, lei avrebbe fatto il suo ingresso alla festa uscendo da una cassaforte gigante insieme alle amiche. che poi dovevate vedere come trattava ste povere amiche, come delle schiavette. e loro lo accettavano, pur di avere un minuto di "celebrità". Insomma poi alla festa è venuto anche un gruppo che là doveva essere abbastanza famoso, come se alla mia festa, che so, venissero gli Afterhours. alla fine del party questa esce fuori dal locale insieme a tutta la folla perchè doveva ricevere il regalo dei genitori. arriva una macchina enorme, una specie di suv, lei la guarda e fa una faccia schifata, dice alla mamma "ma che è sta macchina??" come per dire sei impazzita? che schifo di macchina mi avete regalato. Ma era uno scherzo ovviamente, perchè poco dovo arriva una mercedes favolosa, tutta piena di swaroswki e sberluccicosa, e insomma era questa il vero regalo. mo io a tutte ste care sedicenni americane e ai loro genitori vorrei solo dire: ne ma vafancul.
Trovatelo strano, anche se consueto, inspiegabile, pure se quotidiano, indecifrabile, pure se è regola. Anche il minimo gesto, in apparenza semplice, osservatelo con diffidenza. Investigate se proprio l'usuale sia necessario. E - vi preghiamo - quello che succede ogni giorno non trovatelo naturale. Di nulla venga detto: è naturale in questo tempo di anarchia e di sangue, di ordinato disordine, di meditato arbitrio, di umanità disumanata, così che nulla valga come cosa immutabile. Bertolt Brecht |