Nick: Viola* Oggetto: Generazione X Data: 22/12/2008 19.10.7 Visite: 217
"Generazione X è una locuzione diffusa nel mondo occidentale per descrivere l'insieme di coloro che sono nati approssimativamente tra il 1965 e il 1980[1], e segue alla generazione del baby boom. Comunque i confini demografici esatti della Generazione X non sono ben definiti, e dipendono di volta in volta da chi usa questa parola, dove e quando. Il termine è utilizzato nella demografia, nelle scienze sociali, e nel marketing, sebbene sia più comune nella cultura popolare. L'influenza di questa generazione sulla cultura pop iniziò negli anni Ottanta e ha avuto il suo culmine negli anni Novanta. Una "generazione invisibile", piccola, inserita nella ricostruzione attuata dai figli del Baby Boom, che gli valse il titolo di "X", a rappresentare la mancanza di un'identità sociale definita.
Una volta giovani adulti, la Generazione X raccolse l'attenzione dei media tra la fine degli anni Ottanta e l'inizio degli anni Novanta, guadagnando la reputazione stereotipata di apatici, cinici, senza valori o affetti.
In aggiunta, la Generazione X è conosciuta come una delle generazioni più intraprendenti e tecnologiche della storia americana ed europea, e a loro si deve in gran parte l'espansione di Internet. Amazon, Google, Yahoo, MySpace, Dell, e infinite altre aziende tecnologiche miliardarie furono fondate da coetanei appartenenti alla Generazione X. La Generazione X è generalmente identificata dalla mancanza di ottimismo nel futuro, dallo scetticismo, dalla sfiducia nei valori tradizionali e nelle istituzioni. Dopo la risonanza della Generazione X nella cultura popolare e l'avvento dei Nirvana e della musica grunge, il termine è stato esteso a sempre più persone, nate dopo il Baby Boom. Con la commercializzazione del termine e la sua risonanza a livello mondiale, questa definizione è diventata sempre più oggetto di stereotipi e luoghi comuni sull'apatia di questa generazione."
ma sì, và probabile che sia proprio così. Il culmine negli anni Novanta, eh già. Vissuti fino in fondo, senza farsi mancare niente. Non rimpiango niente. Non rimpiango le giornate "buttate" per la strada, le notti in bianco quasi sempre, in giro, tutti insieme, così. Perchè Napoli era bella eccome, in quegli anni, e chi c'era lo sa. Tutto è così inciso a fuoco nella mia memoria, che sembra siano stati chissà quanti anni, invece alla fine sono stati circa 4 o 5. Ma vissuti all'età giusta, com'è importante in tutte le cose, vissuti fino in fondo, prendendosi tutto il possibile, anche il male, anche chi si è perso per strada e non è più tornato.
La musica per me e tanti altri era questa. C'era chi magari sentiva solo metal, chi stava "tutto a techno". Ma per la maggioranza la musica era questa. E io non so nemmeno dire se era bella o brutta, davvero. Non ne sono capace. So solo che mi appartiene, è dentro di me, e lo sarà sempre. Non la sento nemmeno spesso, perchè ancora oggi mi provoca uno strano trip. Sento, e torno indietro in un attimo. Perchè certa musica, certi gruppi hanno un successo così enorme, immediato? Perchè in quel momento danno voce a qualcosa che deve uscire, che deve essere gridata, proprio in quel momento e non in un altro, e proprio in quel modo. E che resti a futura memoria di noi, come eravamo, e come in fondo siamo ancora.
"Cu chi tratti mpari e cu chi ferri gnuovi" Zanardi Traduzione: Se te la fai con persone degne puoi imparare qualcosa, se te la fai col ferraro puoi imparare solo a battere i chiodi. |