Nick: LadyNurse Oggetto: Caro BabboNatale Data: 25/12/2008 21.54.43 Visite: 223
LETTERINA A BABBO NATALE BASSOLINO ED ALLA BEFANA IERVOLINO giovedì 25 dicembre 2008 Il mese di dicembre chiama sempre ognuno di noi ad un bilancio: si chiude un anno con le sue luci ed ombre e si apre un nuovo periodo carico di attese, di ansie … di speranze. Siamo ormai a natale, ed ho pensato di mandare una mia piccola lettera a babbo natale Bassolino ed alla befana Iervolino. Paolo Monorchio Carissimi Babbo Natale Bassolino e Befana Iervolino, inizio dagli auguri, che sono la parte più semplice: Sinceri e vivi Auguri per un buon natale, e per un buon inizio di anno. Mi piacerebbe per un attimo vederVi come il "papà" e la "mamma" di tutti i napoletani, come il presidente Napolitano può essere visto il nonno, a cui scrivere la letterina dei desideri. Quest'anno sotto l'albero credo che troveremo ben poco anche perchè le buste paga non molto alte incidono fortemente sulla nostra capacità consumistica. Forse questo non è poi proprio un male, ma tengo saggiamente la speranza di poter vivere un anno diverso da quello passato. Un anno dove la città possa iniziare a sperare in un futuro. Ho detto futuro, non futuro migliore, perchè le nuove generazioni non ne hanno molto, figuriamoci se se lo può immaginare migliore. La vita costa cara in questo vecchio ormai ex belpaese, e inizia ad assomigliare sempre di più alle cronache ottocentesche sulla rivoluzione industriale che studiavamo al liceo. Ma davvero non è possibile fare nulla? Mi chiedo come passerete Voi il natale, con quali persone e con quali pensieri. Se non oso troppo, tra questi pensieri, provate a metterci anche questa lettera, ricordatevi di chi vive giorno per giorno aspettando che Napoli trovi le sue risorse, perchè come riprtrtr tutti e due: "La Città le risorse ce l'ha". Siamo stati in troppi, forse, a sognare una Napoli differente, a sognare diverse decisioni, prive di echi personalistici, indirizzate alla cultura, all'umanesimo e al miglioramento della vita senza distinzione di "casta", siamo stati in troppi, forse, a desiderare una Napoli migliore, dove i politici locali siano persone selezionate ed acculturate, senza alcuna macchia sulla fedina penale. E forse è proprio per questo, che anche lei Presidentee Lei caro Sindaco, avete bisogno, di un sogno. A Napoli ci siamo dimenticati anche di quanto sia facile sognare. E regalateci Voi una belle letterina di natale, una letterina che spieghi al popolo napoletano perché Napoli è una città malata, perché è malata la sua sanità, la sua giustizia, la sua imprenditoria, il suo commercio, i suoi ordini professionali, i suoi quartieri popolari e quelli borghesi, spiegateci perché Voi, così capaci, potenti, influenti, autorevoli, che decidete su tutto e tutti , "non leggete ciò che firmate". Regaliateci allora Voi questa letterina, credo che ce la siamo meritata con un anno di sofferenza e di tormento, l’aspettiamo con speranza. Dimenticavo, alla fine, al posto degli auguri di rito aggiungeteci una sola, semplice frase: SCUSATEMI, MI DIMETTO. E Vi chiedo di nuovo, pensate mentre guardate i Vostri nipotini scartare i regali, e pensate cosa riuscirebbero a fare se anche a loro venisse negata la possibilità che è sancita come diritto dalla costituzione: quella di avere una vita non solo dignitosa e felice ma soprattutto che veda tutti partire alla pari. I miei più sinceri auguri di natale. Paolo Monorchio Fonte:http://www.campaniasanita.it/news.asp?cat=1&idnews=2954

"I fanciulli trovano il tutto nel nulla, gli uomini il nulla nel tutto" (G.Leopardi) |