Nick: Ulisse Oggetto: Il sapore dell'Argento Data: 24/8/2004 8.30.39 Visite: 58
Sin da ragazzino, o meglio da quando cominciai a gareggiare agonisticamatorialmente, prima nel calcio, e poi nel ciclismo (oddio, ci metterei pure il nuoto ma nn ho avuto mai grossi risultati) il colore e il sapore della medaglia d'argento nn mi sono mai piaciuti, nn sono mai riuscito ad apprezzarlo come forse meriterebbe... ho sempre preferito di gran lunga l'oro ed il bronzo. Il riconoscimento d’argento mi ha sempre fatto pensare ad una vittoria mancata mentre il bronzo ad un podio conquistato. In questo momento nel quale scrivo mi passano davanti i ricordi delle finali disputate per un qualsivoglia trofeo e salgono in me la "rabbia" e la delusione che accompagnavano ogni sconfitta (specie se immeritata), nulla, finanche la "bellissima medaglia d’argento", riusciva a placare quelle sensazioni negative. Diversamente invece, sono vive in me la fatica e la soddisfazione dell'ultimo enorme sforzo per passare dal quarto al terzo posto, uno sforzo che, sinceramente, mi esaltava e che mi faceva gioire a volte smisuratamente. Oddio, la "partecipazione" è si importante ma difficilmente mi sono sentito soddisfatto per aver portato "solo a compimento" una prova. Fair Play e correttezza sportiva a parte, ero e sono sempre lì con il solo obiettivo di lottare per battere l'avversario che mi stava davanti, ma, per qualche strano intreccio delle mie sinapsi, il "secondo" nn l'ho mai considerato davanti a me ma dietro al primo e nn ho mai trovato alcuno stimolo a diventare il primo degli sconfitti. ///U. |