Nick: LiberaMente Oggetto: Regali di natale Data: 28/12/2008 23.0.37 Visite: 200
NUOVI RAID AEREI SU GAZA, POSSIBILE UN ATTACCO VIA TERRA TEL AVIV - E' caratterizzato da decine di raid aerei e dal richiamo di migliaia di riservisti israeliani il secondo giorno della operazione 'Piombo Fuso' lanciata da Israele contro le strutture di potere di Hamas a Gaza. Il bilancio aggiornato delle vittime palestinesi e' di circa 300 morti e molte centinaia di feriti. Israele ha avuto finora una vittima: un civile ucciso ieri da un razzo a Netivot, Neghev. Per tutta la giornata l'aviazione israeliana ha colpito decine di obiettivi di Hamas fra cui caserme, depositi di munizioni, zone di lancio di razzi e decine di tunnel al confine con l'Egitto utilizzati per introdurre nella Striscia armi e svariati generi di consumo. Israele ha tuttavia autorizzato l'ingresso a Gaza di aiuti umanitari. L'obiettivo degli attacchi - viene spiegato a Tel Aviv - e' di ridurre le strutture di Hamas all'impotenza. I suoi dirigenti sono costretti a darsi alla clandestinita'. Mentre decine di edifici utilizzati da Hamas sono ormai ridotti in macerie, i servizi di emergenza locali sono pure oggetto di continui attacchi, cosi' come le emittenti di Hamas. I cieli di Gaza sono presidiati costantemente dall'aviazione israeliana, che cerca di impedire nuovi lanci di razzi contro il Neghev. In questa atmosfera caotica il braccio armato di Hamas, Brigate Ezzedin al-Qassam, cerca egualmente di sferrare duri attacchi alle retrovie israeliane. Da ieri i lanci di razzi e di colpi di mortaio sono stati complessivamente oltre 150. Oggi per la prima volta Hamas ha fatto ricorso a razzi Grad potenziati, da 122 mm, con una gittata di oltre 40 chilometri. Hanno colpito la periferia di Ashdod, una citta' di oltre 200 mila abitanti parte dei quali vivono delle attivita' del suo porto commerciale. Se esso diventasse un obiettivo di Hamas, il traffico commerciale ne risentirebbe duramente. Anche Beer Sheva (la principale citta' del Neghev, pure di 200 mila abitanti) si trova adesso alla portata dei razzi palestinesi. Complessivamente, oltre mezzo milione di israeliani devono ora prestare la massima attenzione alle sirene di allarme. Se risuonassero nella loro citta' avranno a disposizione non piu' di 45 secondi di preavviso per cercare riparo. Per ragioni cautelative, nelle localita' israeliane che si trovano a meno di 20 chilometri da Gaza le scuole resteranno chiuse ad oltranza. Intanto a Rafah, nel sud della Striscia, centinaia di palestinesi sono riusciti ad aprire un varco nel muro di confine con l'Egitto e sono penetrati nel Sinai superando le linee dei militari egiziani. La tensione nella zona e' altissima, anche perche' Hamas accusa i dirigenti egiziani di collusione con Israele. Si allargano intanto le manifestazioni di protesta popolare contro i bombardamenti israeliani a Gaza. In Cisgiordania un dimostrante e' stato ucciso a Naalin dal fuoco di soldati che temevano di essere sopraffatti dalla folla. Altre manifestazioni sono avvenute a Ramallah e Hebron. In Israele ha fatto scalpore la protesta del ministro arabo Ghaleb Majadla (sport e cultura) che si e' rifiutato di partecipare alla odierna seduta di governo in protesta per il bombardamento di Gaza. Scioperi sono segnalati in numerose localita' arabe israeliane. Ad Um el-Fahem centinaia di dimostranti si sono scontrati a lungo con la polizia israeliana. Libero pensatore |