Nick: Strider Oggetto: libri Data: 2/1/2009 15.0.27 Visite: 209
Carta, papiro, muri, rocce, inchiostro, sangue, scalpellino. Noi dobbiamo riconvertire tutto ogni dieci anni, vhs,dvd, bluray file tizio e caio. Scritti, poi la lingua dimenticata, si anno ancor leggere. Sono i libri. Alcuni ti restano dentro. Ad Alcuni ci ripensi dopo anni ed anni, ti viene la malinconia. E a me viene di tanto in tanto. Sembra che non servano a niente eppure pur non sapendo come quando meno te lo aspetti vengono in tuo soccorso. Sto leggendo poco ultimamente, non va. La Santa Rossa di John Steimbeck, uno scrittore che ne ha viste tante, uno che ha fatto mille mestieri, uno che dalla vita non ha mai saputo cosa volere ma ha preso tutto. Merlin scrutò con attenzione il volto del ragazzo. Tristemente alzò poi lo sguardo sulle sue arpe. E infine disse con dolcezza: "Credo di capire. Sei un fanciullino. Vuoi la luna per bere in essa come in una coppa d’oro; e così è molto probabile che tu divenga un grand’uomo… se saprai restare un fanciullino. Tutti i grandi del mondo sono stati fanciullini che volevano la luna; correvano, s’arrampicavano, e talvolta riuscivano ad acchiappare una lucciola. Ma se si diventa grandi e ci si fa una mente da uomo, questa mente non può non vedere che la luna è irraggiungibile… e così non si prende neppure la lucciola." "Ma voi non avete mai voluto la luna?" chiese Henry con voce sommessa, come per non turbare la pace della stanza. "L’ho voluta. Più di qualunque cosa, l’ho desiderata. Ho allungato la mano verso di essa e poi… poi sono diventato uomo e così mi sono rovinato. Ma c’è un dono nella rovina; la gente sa che un uomo è fallito, e gli si mostra dolente e gentile. Quell’uomo ha tutto il mondo dalla sua; un ponte che lo tiene in contatto con la sua gente; la veste della mediocrità. Ma colui che ripara una lucciola nel cavo della mano, una lucciola presa mentre egli tendeva il braccio verso la luna, è doppiamente solo; può rendersi conto soltanto del suo pieno fallimento, può constatare la propria meschinità, le proprie paure, le proprie evasioni. Tu giungerai alla grandezza, e può darsi che un giorno ti senta solo nella tua grandezza, senza amici in nessun luogo, ma solo fra coloro che ti rispettano, o ti temono o ti tengono in sacro terrore. Io ti compiango, ragazzo dai limpidi occhi dritti che guardano lontano, colmi di desiderio. Ti compiango e… Madre Celeste, come t’invidio!" Merlin scrutò con attenzione il volto del ragazzo. Tristemente alzò poi lo sguardo sulle sue arpe. E infine disse con dolcezza: "Credo di capire. Sei un fanciullino. Vuoi la luna per bere in essa come in una coppa d’oro; e così è molto probabile che tu divenga un grand’uomo… se saprai restare un fanciullino. Tutti i grandi del mondo sono stati fanciullini che volevano la luna; correvano, s’arrampicavano, e talvolta riuscivano ad acchiappare una lucciola. Ma se si diventa grandi e ci si fa una mente da uomo, questa mente non può non vedere che la luna è irraggiungibile… e così non si prende neppure la lucciola." "Ma voi non avete mai voluto la luna?" chiese Henry con voce sommessa, come per non turbare la pace della stanza. "L’ho voluta. Più di qualunque cosa, l’ho desiderata. Ho allungato la mano verso di essa e poi… poi sono diventato uomo e così mi sono rovinato. Ma c’è un dono nella rovina; la gente sa che un uomo è fallito, e gli si mostra dolente e gentile. Quell’uomo ha tutto il mondo dalla sua; un ponte che lo tiene in contatto con la sua gente; la veste della mediocrità. Ma colui che ripara una lucciola nel cavo della mano, una lucciola presa mentre egli tendeva il braccio verso la luna, è doppiamente solo; può rendersi conto soltanto del suo pieno fallimento, può constatare la propria meschinità, le proprie paure, le proprie evasioni. Tu giungerai alla grandezza, e può darsi che un giorno ti senta solo nella tua grandezza, senza amici in nessun luogo, ma solo fra coloro che ti rispettano, o ti temono o ti tengono in sacro terrore. Io ti compiango, ragazzo dai limpidi occhi dritti che guardano lontano, colmi di desiderio. Ti compiango e… Madre Celeste, come t’invidio!" "Per raggiungere 1mg di vitamina C dovremmo mangiare un intero albero di arance comprensive di buccia. " |