Nick: ulysse84 Oggetto: Riposa in Pace mitico Mario Data: 6/1/2009 14.52.23 Visite: 237
E' morto il mitico Mario Magnotta L'Aquila, 5 gen. - Mario Magnotta è morto. Il bidello più famoso d'Italia, reso celebre ovunque dallo scherzo telefonico della "lavatrice", se n'è andato nella notte tra il 4 e il 5 gennaio all'ospedale San Salvatore, dove era ricoverato, a causa di una embolia polmonare molto estesa. L'ultimo sfogo: "L'Aquila non mi piace più". Magnotta Mario, bidello in pensione dell'Istituto Tecnico Commerciale dell'Aquila, era diventato un personaggio conosciuto in tutta Italia per il suo carattere burrascoso, schietto, genuino e per sue alcune frasi in dialetto aquilano registrate su nastro durante un scherzo telefonico. Alcune chicche umoristiche hanno pero' formato un cocktail così esplosivo che alla fine lo "scherzo della lavatrice" è circolato in mezza Italia prima su cassetta, poi su internet, decretando il successo del "personaggio" Magnotta. Le "chicche" del bidello più famoso d'Italia ("m'iscrivo ai terroristi") sono finite persino nei testi di una canzone di Cristicchi. Nel 2007, Aquilatv.it ha sancito il ritorno di Magnotta come opinionista anche sul web. I suoi interventi sono diventati un cult su Youtube.it. Il sito a lui dedicato, magnotta.it, è da sempre uno dei più cliccati della rete. In uno dei suoi caratteristici sfoghi contro i politici ci colpì una frase. Deluso da tutti disse: "L'Aquila non mi piace più, me ne voglio andare". Lo ha fatto davvero, purtroppo, e L'Aquila ha perso una parte della sua anima. Addio, mitico Mario. I funerali si svolgeranno mercoledì 7 gennaio alle ore 16 presso la chiesa di San Pio X al Torrione, quartiere nel quale risiedeva Mario Magnotta. Fonte --- Fenomeno di Internet Mario Magnotta, è stato vittima, negli anni 80, del famoso scherzo telefonico della lavatrice. Alcuni studenti della scuola dove Mario era bidello (a L'Aquila), venuti a conoscenza che nel 1981 Magnotta ha acquistato una lavatrice, in diverse telefonate, si sono spacciati per dirigenti, avvocati, impiegati e rivenditori della ditta Sangiorgio, sostenendo che il sig. Magnotta, molti anni prima, al momento dell'acquisto di una lavatrice, avesse firmato un accordo, secondo il quale ogni tot di anni avrebbe dovuto comprare un nuovo elettrodomestico. Lo scherzo, che doveva durare pochi minuti, in realtà si è trasformato in una serie di telefonate, di cui sono rimaste 4 registrazioni; le prime 3 durano quasi 20 minuti ciascuna, dove il sig. Magnotta riesce a mantenere una certa calma, pur mostrandosi molto infastidito. L'ultima telefonata, molto più breve, termina con l'esplosione di rabbia del Magnotta, che perde completamente la pazienza, iniziando a lanciare insulti e bestemmie. È diventata celebre la frase "Mi iscrivo ai terroristi" con cui Magnotta minaccia l'interlocutore. Lo scherzo, prima di internet, ha avuto una diffusione nazionale tramite la sua duplicazione in musicassetta, in quanto il linguaggio estremo dell'ultima telefonata impediva un qualsiasi altro modo di diffusione. Grazie ad internet, tali telefonate sono diventate disponibili nella qualità originale (senza la perdita di qualità dovuta alla duplicazione) sul suo sito ufficiale. È deceduto nella notte tra il 4 e il 5 gennario 2009. R.I.P. |