Nick: Viola* Oggetto: La città vecchia Data: 11/1/2009 22.7.58 Visite: 267
Ho appena sentito su raitre le versione di Capossela di "la città vecchia" di De Andrè mi è piaciuta molto le altre versioni di pezzi di de Andrè che ho ascoltato invece in questa trasmissione non mi sono piaciute per nulla pure Jovanotti mò, ma ja... cmq "la città vecchia" è stata in assoluto la prima canzone che ho imparato a memoria, da bambina. ma bambina tipo di 5-6 anni, sentivo dalla mattina alla sera i dischi di mia zia, in particolare quelli di De Andrè, e questa mi piaceva tanto perchè la musica era allegra. la cantavo sempre tutta orgogliosa, mi divertivo troppo quando si arrivava alla parte di "micio bello e bamboccione" la risento e penso: 1 quanto caxx è lunga e complicata, come avrò fatto da piccola ad impararla? mistero 2 ma i miei genitori non dicevano niente? no, anzi, loro si divertivano. mi avevano preso per la nana canterina? non mi pare tanto adatta a una bambina, eh. scendo, buona serata a tutti** Nei quartieri dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi ha già troppi impegni per scaldar la gente d'altri paraggi, una bimba canta la canzone antica della donnaccia quello che ancor non sai tu lo imparerai solo qui tra le mie braccia. E se alla sua età le difetterà la competenza presto affinerà le capacità con l'esperienza dove sono andati i tempi di una volta per Giunone quando ci voleva per fare il mestiere anche un po' di vocazione. Una gamba qua, una gamba là, gonfi di vino quattro pensionati mezzo avvelenati al tavolino li troverai là, col tempo che fa, estate e inverno a stratracannare a stramaledire le donne, il tempo ed il governo. Loro cercan là, la felicità dentro a un bicchiere per dimenticare d'esser stati presi per il sedere ci sarà allegria anche in agonia col vino forte porteran sul viso l'ombra di un sorriso tra le braccia della morte. Vecchio professore cosa vai cercando in quel portone forse quella che sola ti può dare una lezione quella che di giorno chiami con disprezzo pubblica moglie. Quella che di notte stabilisce il prezzo alle tue voglie. Tu la cercherai, tu la invocherai più di una notte ti alzerai disfatto rimandando tutto al ventisette quando incasserai delapiderai mezza pensione diecimila lire per sentirti dire "micio bello e bamboccione". Se ti inoltrerai lungo le calate dei vecchi moli In quell'aria spessa carica di sale, gonfia di odori lì ci troverai i ladri gli assassini e il tipo strano quello che ha venduto per tremila lire sua madre a un nano. Se tu penserai, se giudicherai da buon borghese li condannerai a cinquemila anni più le spese ma se capirai, se li cercherai fino in fondo se non sono gigli son pur sempre figli vittime di questo mondo. "Cu chi tratti mpari e cu chi ferri gnuovi" Zanardi Traduzione: Se te la fai con persone degne puoi imparare qualcosa, se te la fai col ferraro puoi imparare solo a battere i chiodi. |