Nick: mir Oggetto: immagini Data: 25/8/2004 14.11.32 Visite: 124
Guardava dentro il bicchiere. Il giallo paglierino del liquido rifletteva parti di luce e porzioni di un'espressione che riteneva non potergli appartenere. In fondo al bicchiere, a ben guardare, qualcosa c'era. Erano persone, era un luogo, era un tempo lontano. Una porta che si apriva e subito dopo un tonfo. Lui che entrava e metteva da parte la cartella della scuola mentre guardava la persona che gli aveva aperto giacere a terra. Da terra, parole senza senso. Oscenità. Lui che cercava con gli occhi un altro "grande" per avere risposte. Nell'aria l'odore pungente e nauseante di un vino dozzinale e delle sigarette e di vestiti non cambiati da giorni. Lui che correva in cucina a preparare un toast ed il bicchiere di latte. Solo il rumore delle lancette dell'orologio a muro segnare quegli attimi. Un orologio di plastica grande ed arancione stagliato su un muro bianco e pieno di crepe. La persona a terra nell'ingresso riusciva ad alzarsi, entrava nella cucina, gli dava un bacio barcollante troppo vicino all'orecchio. Diceva: "Vado a riposarmi un po'" Lui che pensava: "Si, vai a riposare cosi quando ti svegli sei guarita". Ed il suo riposo era il momento in cui il cuore era leggero ed i giochi della sua stanza erano l'unico pensiero nella testa. L'unico che avrebbe dovuto avere. Bevve tutto d'un sorso annullando immagini e persone e luoghi ed il passato che a volte torna a fotterti se il presente non è un granchè. |