Oggi quelle mappine dei politici locali e il buon professor Ortolani oltre al buon Massimo Esposito sono stati a Bruxelles, di seguito troverete un articolo che ne parla......
aggiungo che c'è stata una frana di circa 60 metri causa pioggia...... forse questi bravi uomini del governo non hanno capito che "tenimm a capa tosta" e siamo anche bravi nelle macumbe...... quella discarica non si deve fare anche perchè forse finalmente sto capendo il perchè si siano tanto ostinati: in realtà sono state scoperte altre 11 cave interessate da sversamenti illeciti ergo ne deduco che piuttosto che bonificare tutta l'area come sarebbe stato normale in un paese nromale che ci tiene alla salute dei propri cittadini hanno pensato di coprire tutto con altra munnezza così si sparagnavano la bonifica e in più risolvevano un altro problema tanto chi muore di tumore sono quegli stronzi di napoletani che abitano nelle zone limitrofe non certo uqegli stronzi che ci guadagnano incenerendo e smaltendo in discarica........
Bruxelles, 21 gen. (Apcom) - I servizi della Direzione generale Ambiente della Commissione europea hanno ricevuto oggi a Bruxelles le denunce di una delegazione del Comune di Marano (Napoli) contro la discarica nella cava di Chiaiano, che non rispetterebbe la normativa Ue. I quattro agenti dell'Esecutivo Ue, che hanno ascoltato per più di un'ora la delegazione (accompagnata da alcuni europarlamentari) e le sue sollecitazioni ad intervenire, hanno riferito di essere in attesa delle informazioni chieste ufficialmente al governo italiano, in particolare sul deposito di amianto e altri materiali tossici trovato in prossimità della cava. La Commissione attende inoltre la sentenza della Corte europea di Giustizia sul ricorso presentato dall'Esecutivo Ue nel giugno 2007 per l'assenza di un piano concreto per la gestione dei rifiuti a Napoli.
La delegazione italiana era composta dal sindaco di Marano, Salvatore Perrotta, e dall'assessore comunale all'Ambiente, il geologo Giovan Battista De Medici, dal rappresentante dei comitati civici "La Rosa dei Venti", Massimo Esposito, e dal presidente della commissione Ambiente del Comune di Napoli, Carlo Migliaccio, ed è stato accompagnato alla Commissione dalla capogruppo dei Verdi al Parlamento europeo, Monica Frassoni, e dagli eurodeputati Roberto Musacchio e Vincenzo Aita del Prc-Gue, Umberto Guidoni (Pcdi-Gue) e Giulietto Chiesa (indipendente Pse).
Secondo la delegazone, la cava di Chiaiano non rispetterebbe la normativa Ue sulle discariche, a causa della natura geologica e idrogeologica del terreno (soggetto ad allagamenti e a fenomeni franosi), della presenza di una forte densità di popolazione e di doverse e importanti strutture ospedaliere nell'area circostante. Recentemente, poi, hanno sottolineato, sono state anche rinvenute nella cava quantità importanti di amianto, che seondo le norme comunitarie andrebbe trattato in modo ben diverso dei rifiuti normali. Inoltre, hanno aggiunto, la valutazione d'impatto ambientale era stata fatta per un progetto diverso da quello della discarica che si sta realizzando. Infine, la delegazione ha accusato le autorità italiane di aver militarizzato l'area della discarica, non lasciando più libero accesso ai tecnici per le verifiche e in violazione della Convenzione di Ahrus, recepita dall'Ue, sull'obbligo di informazione del pubblico per le questioni riguardanti l'ambiente.
Tutto questo, hanno concluso i delegati, in violazione dell'impegno che l'Italia aveva preso con la Commissione europea di non applicare, con motivazioni d'emergenza, alcuna deroga alla legislazione Ue sui rifiuti. Più in generale, la delegazione ha accusato le autorità italiane di non stare applicando un piano rifiuti coerente con le indicazioni di Bruxelles per arrivare a una soluzione, ancora lontana, della situazione di Napoli e di parte della Campania.
In attesa della sentenza della Corte, la Commissione ha assicurato che continuerà a seguire la situazione, e ha chiesto alla delegazione di continuare a tenerla informata. Gli eurodeputati presenti, intanto, intendono continuare a tenere viva l'attenzione sul caso di Chiaiano, cominciando dalla richiesta alle autorità di visitare la cava-discarica