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Nick: Zanardi
Oggetto: Gargolyle & Mario Adorph
Data: 3/2/2009 12.53.11
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Ieri notte mi sono svegliato all'improvviso e m'è venuto da pisciare.
Sono andato al cesso e ho pisciato.
Poi sono andato allo specchio, mi sono strofinato gli occhi, ho alzato la testa e nello specchio non c'ho trovato la mia faccia, quella faccia che va bene in qualsiasi posto.
C'ho trovato la faccia di Mario Adorf.
Credo che il tutto sia addebitale a L'uccello dalle piume di cristallo. Forse.
Poi sono ritornato verso il divano.
Mi piace dormire sul divano.
Solo con un plaid e un cuscino.
Non mi piace dormire nel letto.
Non riesco a dormire da solo in un letto.
E' da anni che è così. E il divano l'ho quasi sfondato.
Ho ascoltato Blue Monday dei New Order e ho scoperto che poi 'sta canzone non è che mi piaccia più di tanto.
Ho pensato che mi ci vuole un cane.
Sì, un bel cane.
Per dargli da mangiare.
Sperando che non ingrassi come me e con me.
Viaggiare da soli alla volta di Cassino non è un granchè.
Neppure se ci vai per lavoro.
Mangiare soli poi, pur se a carico dell'azienda, men che meno.
Neppure Lilian a tutto volume, ti fa compagnia.
Però, c'est la vie, si sa.
Ho scoperto che mi piace indossare una cravatta nera su una camicia portata fuori da un paio di jeans usati e un pò sporchi.
Ho scoperto che a nulla serve una crema al cioccolato bianco sul pube.
Perchè in caso di pompino, lei ti dirà "Ma che cazzo hai messo qua sopra? Che schifo!".
Ho realizzato che farsi male è una costante.
Basta assumersi la giusta responsabilità.
Come sempre. E pagare in proprio.
Perchè "...è un mondo adulto e si sbaglia da professionisti".
Ho scoperto, anzi ho riscoperto, che la circostanza secondo cui le persone non cambiano mai è la più grande cazzata che abbia mai sentito.
Una persona, al cospetto di eventi e circostanze, può arrivare a divenire l'opposto di quello che era e/o che appariva.
Specie al cospetto di un rapporto o di una relazione (non necessariamente un rapporto o una relazione d'amore o simile, ma anche di altro tipo) con un'altra persona.
O con altre persone.
Muti.
E diventi quasi un Gargoyle praghese.
E, sovente, l'effetto è poco desiderabile.
Sia per colui/colei "mutato/a" che per coloro che hanno più o meno rapporti con il/la "mutato/a".
Ma te ne accorgi dopo un sacco di tempo.
Per lo più.
E a quel punto, da certi punti di visto, sei bell'e fottuto.
In quel momento il Gargoyle piange.
Ma diventa inutile.
Quasi quasi rivado allo specchio.
A vedere di ritrovare la mia faccia.
Una faccia che può andare in un sacco di posti.
Semmai però, dovessi ritrovare il faccione di Mario Adorf, spero che dietro quel faccione baffuto compaia pure il viso da porca di Ursula Andress.
Almeno nello specchio.
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